Provano a sottrargli lo scooter, poi gli sparano alle gambe: per un ingegnere di 31 anni residente a Napoli, la sosta dal benzinaio si trasforma in tragedia
Una banale sosta dal benzinaio, in via Reggia di Portici (Napoli), si è trasformata in tragedia per un giovane ingegnere di 31 anni. Avvicinato da due persone che hanno tentato di rubargli lo scooter, l’uomo si è ritrovato con un proiettile conficcato in una gamba.
Di fronte al rifiuto del 31enne di consegnare il mezzo – indispensabile non solo per recarsi al lavoro, ma anche per muoversi tra il centro di Napoli e l’abitazione della fidanzata -, gli assalitori hanno perso il controllo. Dopo averlo aggredito, gli hanno sparato ad una gamba prima di darsi alla fuga.
Il terribile episodio, verificatosi lo scorso mercoledì 29 marzo, è rimbalzato su tutti i giornali. A distanza di una settimana, la fidanzata della vittima, in un’intervista a Il Mattino, ha fornito delucidazioni in merito alle condizioni attuali del compagno.
Provano a sottrargli lo scooter, poi gli sparano: la sosta dal benzinaio si trasforma in tragedia
Presso l’ospedale del Mare, l’équipe medica che ha operato l’ingegnere 31enne di Napoli ha compiuto un vero e proprio miracolo. L’uomo, ricoverato nel reparto di rianimazione, dovrà essere sottoposto ad un nuovo intervento per rimuovere il proiettile dalla gamba. Le sue condizioni, fortunatamente, sembrerebbero essere in miglioramento.
È stata la fidanzata della vittima, nello specifico, a commentare il terribile accaduto ai microfoni del quotidiano Il Mattino. Una notizia, quella dell’aggressione ai danni del compagno, che l’ha raggiunta proprio mentre, in quella sera del 29 marzo scorso, gli stava preparando la cena al termine di una giornata di lavoro.
“Tutto il nostro mondo mi è crollato. La mia esistenza si è colorata di nero” ha riferito la donna, non mancando di indirizzare parole cariche di odio agli assalitori del fidanzato, che non sono ancora stati identificati. “Che ne sanno di una vita fatta di sacrifici, delle ore passate fuori da una sala operatoria ad aspettare che torni da me“: questa la testimonianza agghiacciante della donna, che ormai trascorre gran parte del proprio tempo in ospedale in attesa di aggiornamenti.
Fortunatamente, l’intervento tempestivo dei sanitari avrebbe consentito all’ingegnere, che stava perdendo molto sangue, di avere salva la vita. Ciò nonostante, è ancora inspiegabile come sia potuto accadere che un uomo, fermatosi ad una pompa di benzina per fare rifornimento, sia caduto vittima di un gesto così efferato e crudele.