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Un’esplosione, seguita da una nuvola di fumo, ha invaso un’aula ed un corridoio dell’istituto tecnico per geometri Amos Bernin di Rovigo, provocando due feriti.
E’ successo nella mattinata di giovedì 23 marzo poco dopo le 9.00, nella struttura situata in via Alfieri. Il botto proveniente da un’aula multifunzione dell’istituto, fortunatamente vuota, ha fatto volare in aria detriti e frammenti di vetro delle finestre.
I due studenti rimasti lievemente feriti alle mani si trovavano invece nel corridoio, mentre gli altri alunni della scuola sono stati fatti evacuare nell’immediato. L’intervento dei vigili del fuoco, non essendosi verificato alcun principio d’incendio, si è risolto in una lunga ispezione volta a comprendere cosa avesse causato l’esplosione, la cui dinamica resta da chiarire.
La scuola in questione è la stessa dove gli alunni spararono a una professoressa con una pistola ad aria compressa.
Guerra in Ucraina: gli ultimi aggiornamenti
La guerra in Ucraina giunge al 393esimo giorno. Dalla stampa internazionale si apprende Mosca avrebbe deciso di escludere l’america, Gran Bretagna, Germania e Francia da eventuali colloqui di pace.
Intanto il segretario di Stato americano Antony Blinken dice che “finora non abbiamo ancora visto la Cina superare la linea delle forniture di armi letali alla Russia per la guerra in Ucraina”.
Dopo la notizia su forniture di proiettili all’uranio impoverito a Kiev da parte della Gran Bretagna, l’ambasciatore russo in america attacca: “L’Occidente ha deciso di portare l’umanità sull’orlo dell’apocalisse nucleare”.
Il presidente ucraino Zelensky ha incontrato i militari ucraini al fronte e ha osservato un momento di silenzio in memoria di coloro che sono caduti in guerra. “Sono onorato di essere qui, nell’est del nostro Paese, nel Donbass, e di premiare i nostri eroi, ringraziarvi, stringere la mano. Grazie per aver protetto lo Stato, la sovranità, l’est dell’Ucraina”.
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