La figlia minore di Simona Ventura ha 17 anni ed ha una storia incredibile alle spalle. Sapete che porta il suo cognome? Lo ha confessato la stessa showgirl raccontandosi a “Oggi è un altro giorno”.
Chi sono i figli di Simona Ventura?
Sicuramente è una della artiste italiane più poliedriche che nel corso degli anni scorsi ha saputo presentarsi e raccontarsi sotto molteplici sfaccettature. Simona Ventura però ama parlare poco della sua vita privata, come anche condividere poche foto che la mostrano con la sua famiglia ed i figli. La showgirl infatti è mamma di tre splendidi figli, Nicolò e Giacomo, nati dalla relazione con Stefano Bettarini, e Caterina Ventura, classe 2006 adottata invece da una sua parente. La ragazza è ufficialmente sua figlia dal 2014 dopo diversi anni impiegati per ufficializzare l’affido. I ragazzi però sono legatissimi e le poche foto pubblicate sui social dimostrano il profondo attaccamento che li unisce, merito indubbiamente anche del lavoro egregio fatto a Simona nel tempo.
Caterina Ventura, adottata dopo un tragico evento
Intervistata dalla Bortone all’interno dello spazio di “Oggi è un altro giorno”, Simone ha deciso finalmente di parlare proprio della figlia 17enne (compiuti a gennaio) che è stata presa in affido proprio nel periodo peggiore della sua vita in quanto stava ufficializzando il divorzio con Bettarini (avvenuto poi nel 2009). “Caterina ha due mamme. Ci sono io e c’è la sua mamma biologica, una mia parente che non ha potuto tenerla con sé. È complicato (…)”, spiega Simona con gli occhi lucidi.
Questa parente era in ristrettezze economiche e non poteva prendersi cura in maniera adeguata della bambina, Simona quindi non ha esitato un attimo a chiedere di tenerla con sè, fino a quando nel 2014 ha potuto cambiarle il cognome con Ventura e farla diventare a tutti gli effetti la sua terza figlia.
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“Nel 2014 ho avuto la sua adozione speciale anche grazie ai genitori naturali, quindi devo dire grazie anche a loro. Non è stato facilissimo però”, ammette. L’iter burocratico è lungo e dispendioso sotto molteplici punti di vista. A suo dire bisognerebbe aiutare maggiormente le coppie o i singoli a snellire l’iter che assicurare una nuova famiglia a tutti i bambini o adolescenti rimasti orfani.