“Domenica In”, il cantante Pupo racconta a Mara Venier la tragedia della dipendenza: “Stavo per farla finita”. La confessione da brividi
Nella giornata in cui si celebrano tutti i papà, Mara Venier ha voluto ospitarne uno davvero speciale. A “Domenica In”, nel corso dell’appuntamento del 19 marzo, il primo ospite è stato infatti proprio Pupo – al secolo Enzo Ghinazzi -, che ha concesso un’intervista a cuore aperto alla collega stimata.
Fin dalle prime battute, lo scambio tra i due ha lasciato presagire l’emergere di verità che il cantante di “Gelato al cioccolato“, in tutta la sua carriera, non aveva mai confessato prima d’ora. Pupo stesso, a tal proposito, ha ammesso alla Venier di essere tornato in televisione con uno spirito diametralmente opposto rispetto a quello di tanti anni fa.
“In passato usavo la televisione per recuperare il successo e il consenso della gente” – ha spiegato con voce sofferta l’ospite di “Domenica In” – “Ora non è più così“. La sua carriera, d’altra parte, è stata un vero e proprio saliscendi, con momenti in cui la tentazione di mollare pareva letteralmente dietro l’angolo.
Ad aver contrassegnato in negativo il percorso artistico e personale di Pupo, in modo particolare, è stata una dipendenza che il cantante, in un certo qual modo, avrebbe “ereditato” proprio dall’adorato papà. Uno stato di schiavitù e di totale soggezione che, ad un certo punto, fece balenare nella mente di Pupo il proposito di farla finita.
Domenica In, Pupo e la tragedia della dipendenza dal gioco: “Stavo per farla finita”
“Ho avuto per decenni una dipendenza legata al gioco d’azzardo“: è cominciata così l’intervista a cuore aperto che Pupo ha rilasciato ai microfoni dell’amica Mara Venier. Uno scambio grazie al quale in cantante, per la prima volta in tutta la sua carriera, ha avuto il coraggio di mettersi a nudo senza né filtri e né maschere.
Una dipendenza che, nella famiglia del cantante, aveva già messo radici. Il padre di Pupo, come confidato da quest’ultimo, era infatti un giocatore seriale. Una schiavitù che si sarebbe poi trasmessa a suo figlio Enzo, il quale ha confidato a Mara Venier di aver incominciato a frequentare le case da gioco alla tenera età di quattordici anni.
Lo stordimento e la sensazione di impotenza generati dalla dipendenza, ad un certo punto, fecero balenare nella testa del cantante l’idea di farla finita. Un racconto agghiacciante, quello narrato da Pupo, le cui parole hanno fatto piombare un silenzio glaciale in studio.
“Ero di ritorno dal Casinò di Venezia, sono sceso dalla Jaguar con l’idea di farla finita” ha confidato il cantante, con un tono di voce che trasudava sofferenza da tutti i pori. Ma proprio in quell’esatto momento, il passaggio di un tir avrebbe portato Pupo a riconsiderare il folle pensiero a cui stava per dar seguito.
“Il tir ha spostato una massa d’aria tale che mi ha sbilanciato all’indietro” ha proseguito l’ospite di “Domenica In”, con gli occhi lucidi dall’emozione. “In quel momento è come se avessi ricevuto lo scossone che mi serviva“: questo, a detta di Pupo, sarebbe stato l’evento che gli avrebbe impedito di porre fine alla sua vita al ritorno da una serata al Casinò.
Il cantante, rivolgendo un appello a tutti i telespettatori, si è proposto come esempio lampante di come la fuoriuscita da una dipendenza, per quanto lunga e complicata, sia assolutamente possibile. “Si può uscire. Con fatica, ma si può uscire. Io ne sono testimone” ha assicurato Pupo, acclamato da un coro fragoroso di applausi.