L’8 febbraio 2023, papa Francesco ha incontrato le figlie di Gianluca Vialli morto lo scorso 6 gennaio: l’ex calciatore lo aveva chiesto in punto di morte
E’ passato un mese da quando Gianluca Vialli è morto, lasciando un vuoto incolmabile tra i familiari, amici, conoscenti e fan che per tanti anni l’hanno supportato e sostenuto sia in campo professionale che personale. La sua è stata una lunga battaglia, finita nel peggiore dei modi ma che ha reso ancora una volta l’ex calciatore un guerriero che non si è arreso mai.
Vialli aveva ancora tanti sogni e progetti da realizzare con il suo team lavorativo e la sua famiglia, uno tra tutti accompagnare le sue due figlie all’altare. Anche se resterà soltanto un desiderio, Olivia e Sofia, le piccole Vialli hanno chiesto udienza al Papa Francesco così da poter realizzare almeno una parte del sogno del padre.
Papa Francesco incontra le figlie di Gianluca Vialli
E’ stato un giorno speciale quello trascorso in Aula Paolo VI, dove si sono radunati Papa Francesco, Olivia e Sofia, mamma Cathryn White Cooper e altri familiari, in particolare i due fratelli maggiori e i giovanissimi nipoti. L’incontro è stato molto emozionante soprattutto se si pensa al motivo che ha spinto la famiglia di Vialli a chiedere udienza al Pontefice: condividere il desiderio più grande di Gianluca. “Vorrei avere il tempo di accompagnare le mie due figlie all’altare nel giorno del loro matrimonio”, ripeteva ogni volta, pensando anche alla chiesa per le nozze: il santuario della Beata Vergine della Speranza a Grumello Cremonese, vicino a dove era nato l’ex calciatore.
Mamma Catherine e le figlie Olivia e Sofia non sono venute a mani vuote dal Papa la famiglia, ma hanno donato alla chiesa una maglietta della nazionale italiana. La cosa più importante, però, è stata la promessa fatta: rilanciare la coraggiosa testimonianza cristiana di amore per la vita, la stessa che ha guidato Gianluca a vivere e raccontare la malattia senza limiti e senza nascondere le fragilità. In questi anni ha voluto diffondere un messaggio sociale partendo proprio dalla sua esperienza personale, consapevole della sua malattia che poi lo ha portato alla morte.
Infine, la famiglia ha partecipato alla celebrazione eucaristica presieduta nella basilica di San Pietro dal cardinale arciprete Mauro Gambetti. Alla Messa ha partecipato anche il commissario tecnico della nazionale italiana di calcio Roberto Mancini, grande amico e collega dell’ex calciatore.