Ormai è passato un anno e Joe Bastianich lo ha ricordato nella sua pagina Instagram con alcune stories davvero toccanti. Impossibile non emozionarsi di fronte a tanto dolore.
Inviato speciale de “Le Iene” Joe Bastianich
La passata stagione de “Le Iene” ha visto come conduttori Teo Mammucari e Belén Rodriguez ma anche moltissimi inviati amatissimi tra cui lo chef ed imprenditore Joe Bastianich. Da “MasterChef” a Italia 1 il passaggio è stato rapido, tanto da dimostrare ancora una volta le sue incredibili doti poliedriche su più fronti. Non solo chef impegnato nella gestione di tutti i suoi locali in franchising sparsi tra l’America ed il Friuli Venezia Giulia. Ma anche musicista e inviato di guerra per il programma che da sempre cerca di porre in luce la verità dei fatti, anche quelli più cruenti come può essere il conflitto Ucraino-Russo in corso ormai da un anno.
“Memories”, Joe Bastianich un anno dopo
Molti ricorderanno che a febbraio 2022 Bastianich si trovava sul confine tra Polonia e Ucraina per cercare di documentare in prima linea quello che stava accadendo sul fronte rosso. Lo chef ha mostrato l’esodo degli sfollati che cercavano di scappare dal Paese per rifugiarsi nella vicina Polonia per trovare scampo dalle bombe che iniziavano a cadere sotto gli attacchi russi sempre più incessanti. Ha anche aiutato diverse famiglie ad arrivare in Italia, nella speranza di trovare una serenità che ormai la loro terra non garantiva più loro.
Ieri, 26 febbraio, è stato un anno esatto in cui si era recato in quella zona martoriata, e per ricordare a tutti l’assurdità del conflitto e il fatto che ormai è in atto senza sosta e volontà di cessazione, Joe ha deciso di ricondividere quelle stories che tanto all’epoca avevano catturato l’attenzione mediatica.
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“Memories” si legge nelle stories, e anche un “Already a year is gone” con lo smile della faccina che piange a dirotto. Una tragedia che non può essere dimenticata in alcun modo soprattutto dall’opinione pubblica che forse con le condivisioni può cercare di premere sui governi per provare a tentare un’azione diplomatica atta a chiudere una volta per tutte questa tragedia umana inimmaginabile.