Se si è nati in determinati anni si ha diritto a non pagare il canone Rai. Ecco come fare per riavere indietro tutti i soldi nel caso si sia già versato.
Quota obbligatoria, il canone Rai è un’imposta pari a 90 euro a carico di chi è titolare di un’utenza elettrica residenziale. Dall’epoca del Governo Renzi questa tassa è stata inglobata con quella delle bollette dell’energia elettrica: questo allo scopo di garantire il pagamento di tutti, evitando molte dimenticanze, tra quelle vere e quelle camuffate dalla furbizia.
Imposta sostenuta per coprire la propria quota per il fatto di essere in possesso della tv, in realtà non tutti i soggetti sono obbligati a pagarla, in quanto rientrano in determinati parametri. Capita tuttavia che questi non ne siano a conoscenza e che continuino a pagare il canone comunque: in questi casi si può chiedere il rimborso, riavendo tutti i soldi indietro.
Non tutti sono obbligati a pagare il canone Rai. Ci sono dei casi di persone che sono esenti da questa tassa per via del fatto che rientrano in specifiche categorie. In particolare se si è nati in determinati anni non si dovrà pagarlo e nel caso si potrà ottenere un rimborso delle quote saldate.
Tutti coloro che sono nati prima del 1948 rientrano nell’esenzione: gli over 75 devono avere un reddito inferiore 8mila euro annuali. Oltre a questi soggetti non devono pagare il canone chi ha un negozio di televisioni o di riparazione degli apparecchi, i diplomatici, i militari delle Forze Armante nonché coloro che sono nelle Forze Nato, aventi cittadinanza straniera.
In tutti questi casi non c’è l’obbligo di pagamento che tuttavia non scatta in automatico, dovendo presentare una specifica domanda. Entro il 1 luglio dell’anno corrente si avanza la richiesta in modo da essere esonerati: se la si presenta nel periodo da febbraio a giugno si è esenti solo per la seconda parte dell’anno.
Per quanto riguarda le tempistiche di lavorazione queste possono essere lunghe, ma di solito già nella bolletta successiva non si vede più l’importo dell’imposta.
I soggetti che hanno pagato il canone, ma sarebbero rientrati nell’esenzione possono chiedere il rimborso mediante un modulo scaricabile dal sito dell’Agenzia delle entrare: questo deve essere inviato tramite raccomandata o consegnato di persona presso l’ente. Se tutto va a buon fine l’accredito si ritrovata nella bolletta successiva.
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