Il percorso della quinta protagonista di “Vite al limite” si è concluso con una denuncia al programma, Dottie Perkins ha alzato la voce con la direzione e lo staff, ma perchè?
Dottie Perkins, chi era la quinta protagonista di “Vite al limite 4”?
Originari di Oxford, Mississippi, quando la 34enne si è iscritta al programma “Vite al limite” per la quarta stagione andata in onda tra gennaio e maggio 2016 pesava 291 chili (pari a 641.9 lbs). Dottie Perkins viveva assieme al marito Chris Potts ed i figli Daniel e Landon. Il suo primogenito soffriva però di una rara paralisi celebrala alla nascita, aspetto che l’aveva costretta a stare a casa da lavoro e prendersi cura di lui a tempo pieno. Questo fatto, sommato alla turbolente infanzia avuta con la madre e l’alcolismo del marito, l’aveva portata a sfogare sul cibo tutta la sua frustrazione, visto come aiuto e unico “sostegno” piscologico alla situazione che stava vivendo.
La Perkins fa causa al programma: il motivo
Il suo stato di salute era però diventato incontrollabile e non poteva più essere d’aiuto ai suoi figli che dipendevano interamente da lei. Si è rivolta così alla clinica di Houston per avere tutto il supporto necessario per perdere peso e sottoporsi all’intervento di baypass gastrico. Nel corso però della partecipazione al programma è venuto a mancare Daniel a seguito dell’aggravarsi delle sue pregresse condizioni cliniche.
Questo grave lutto ha impedito a Dottie di raggiungere il peso forma che si era prefissata assieme ai medici arrivando a toccare appena i 236 chili (-55 chili persi in 12 mesi). Per questo ha deciso di fare causa al programma e al dottor Now accusato di “non aver svolto correttamente il suo lavoro“. Lei ha spiegato anche che nonostante le promesse rivoltole dalla Megalomedia, l’agenzia di produzione dello show, relative il pagamento di tutte le spese mediche sostenute dall’ospedale, alla fine è stata costretta a sborsare l’intera cifra dell’operazione subita.
La causa è al momento in atto, è certo però che le accuse mosse da Dottie si sommano alle altre 5 rivolte sempre al programma da altri pazienti che hanno ammesso gli stessi errori da parte della direzione e la poca attenzione rivolta loro nel corso dell’anno di registrazioni. Aspettiamo di sapere come andrà a finire.