Vialli era solito farlo, in molti stentano a crederci ma a quanto pare è tutto vero: ecco cosa combinava l’ex campione.
La morte di Vialli, dopo 4 giorni è ancora uno shock
Sono trascorsi 4 giorni dalla morte di Gianluca Vialli, il 6 gennaio 2023 il campione ha esalato l’ultimo respiro perdendo la sua partita più difficile, quella con la vita. Gianluca ha scoperto di essere malato di tumore al pancreas nel 2017, da quel momento si è sottoposto a tutte le cure possibili ed inimmaginabili, con scarsi risultati.
Il 16 dicembre 2022 è morto l’amico di sempre Sinisa Mihajlovic che ha scoperto di avere una leucemia nel 2018. Entrambi i campioni del calcio hanno giocato al meglio che hanno potuto la loro partita, purtroppo però ai calci di rigore la forza e la volontà non sono bastate.
Dopo le esequie di Sinisa, Vialli è volato a Londra conscio del fatto che il tumore era tornato più aggressivo di prima. Ricoverandosi in una clinica privata si è sottoposto a delle cure sperimentali che non hanno avuto dei buoni risultati. Giorno dopo giorno emergono nuovi aneddoti sulla sua vita e quest’ultimo è davvero incredibile.
Gianluca era solito farlo, è assurdo: in molti sono senza parole
L’aneddoto ci viene fornito dal primo massaggiatore di Vialli, Valerio Remino, che a Tuttosport ha spoilerato alcune notizie finora riservate al mondo sportivo. Remiro ha raccontato che l’ex campione combinava di tutto, era un animo molto gioviale al quale piaceva scherzare.
Quando la squadra si fermava in un autogrill con il bus, la sosta era sempre un’incognita, chi andava in bagno, chi sgranchiva le gambe, chi mangiava e chi prendeva un caffè, fin qui tutto normale. Il problema si presentava quando la squadra ritornava sul bus in quanto i responsabili dell’autogrill salivano con i calciatori e chiedevano a gran voce chi fosse il massaggiatore.
A quel punto Remiro aveva capito, scendeva e pagava il conto di Vialli, era un’abitudine scherzosa che faceva ridere sempre tutti dal momento che Gianluca riferiva che il contro l’avrebbe saldato il massaggiatore della Juve.
Erano momenti davvero speciali fatti di piccole cose, purtroppo resteranno solo ricordi dal momento che il destino è stato fin troppo crudele con il campione ma anche con l’uomo di soli 58 anni.