Gianluca Vialli, parla il medico che l’ha operato: “Il suo tumore tra i più aggressivi”

A parlare con la stampa è il medico che ha operato Gianluca Vialli dichiarando i sintomi che identificano il tumore che lo aveva colpito

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Gianluca Vialli – ANSA FOTO yeslifemagazine.it

Chi è il medico di Gianluca Vialli e cosa ha detto sul suo tumore

Gianluca Vialli, morto ieri nella clinica di Londra in cui era ricoverato da qualche tempo, aveva un tumore al pancreas. Entra così a far parte del 97% di persone che sono morte a causa di questa patologia in meno di 10 anni. A parlare è il medico che l’ha operato, dott. Alessandro Zerbi raccontando i primi sintomi con cui l’ex attaccante della Sampdoria si era accorto di non stare in salute. Il primo sintomo del tumore al pancreas è l‘ittero che si manifesta quando si ha un’ingiallimento della pelle e della parte bianca degli occhi. Questa patologia si presenta anche con la presenza di feci chiare e urine scure. Una malattia tra le più aggressive, osserva il dott.Zerbi che aveva operato Vialli. Nell’intervista rilasciata a Il Giornale, il medico ha quindi spiegato in cosa è consistito l’intervento chirurgico: “Consiste nell’asportazione del duodeno e della testa del pancreas. È estremamente complessa”, ha affermato.

Quali sono i fattori di rischio per il tumore al pancreas

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Video della Regione Liguria proiettato sulla facciata del palazzo sede delle Ente per ricordare Vialli -ANSA FOTO – yeslifemagazine.it

L’intervento di Vialli era andato bene e non aveva creato complicanze, quali infezioni, emorragie o fistole ma la convalescenza non era stata rapida. I fattori di rischio per contrarre questo tumore sono la familiarità con parenti molto stretti che si sono ammalati in precedenza, il fumo, un’alimentazione ricca di grassi e povera di fibre e uno stile di vita sedentario. L’Istituto Superiore di Sanità avvisa anche che il tumore al pancreas, tra i più aggressivi in assoluto, interferisce con il trasporto della bilirubina dal sangue al fegato.

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Gianluca Vialli – ANSA FOTO yeslifemagazine.it

Il tumore al pancreas è anche difficile da identificare: “Solo nel 20-30% dei casi, i pazienti se ne accorgono in tempo”, ha affermato il medico. Ma dopo 5 anni dall’intervento soppravvive il 20% dei pazienti perchè c’è un alto rischio di recidive e di metastati, come nel caso del campione calcistico Gianluca Vialli.

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