E’ stato identificato il corpo di Saman Abbas, trovato il 18 novembre 2022 a Novellara, in provincia di Reggio Emilia. Cinque persone imputate per omicidio
Osso ioide fratturato: l’anomalia identifica il cadavere di Saman Abbas
Il corpo rinvenuto il 18 novembre 2022 nel casolare di Novellara, in provincia di Reggio Emilia è di Saman Abbas. A confermare l’ipotesi l’anomalia dentaria identificata grazie a foto e video. E’ quello che ha riferito l’avvocato Barbara Iannucelli, che assiste l’associazione Penelope e parte civile del processo che inizierà a febbraio. Nel corpo identificato e che è stato sottoposto ad autopsia si identifica l’osso ioide fratturato. Questo osso, che si trova alla radice della lingua e a livello della quarta vertebra cervicale, potrebbe essersi fratturato pre o post mortem, ma saranno necessari ulteriori accertamenti istologici per capirlo. Ad avvalorare l’ipotesi anche una frattura del collo.
Cinque imputati per l’omicidio: spunta l’ipotesi di strangolamento
La frattura dell’osso potrebbe quindi far pensare all’ipotesi di strangolamento perchè l’osso si trova nella parte anteriore del collo. Sono cinque le persone imputate per l’omicidio di Saman Abbas, scomparsa da casa nella notte del 30 aprile 2021. Per il suo omicidio sono in carcere lo zio Danish Hasnain e i cugini Ikram Ijaz e Nomanhulaq Nomanhulaq. Il padre, Shabbar Abbas è stato arrestato un mese fa in Pakistan e le autorità italiane sono in attesa dell’udienza che prenda posizione sulla sua estradizione. La madre, Nazia Shaheen, è ancora latitante e a piede libero in patria.
Sono tutti accusati e devono rispondere per omicidio premeditato in concorso, sequestro di persona e soppressione di cadavere. Con l’autopsia viene rivelato che il corpo identificato nel casolare il 18 novembre è proprio della giovane diciottenne Saman Abbas. L’accusa sostiene che sia possibile l’ipotesi di strangolamento da parte dello zio. L’ipotesi del presunto delitto d’onore della ragazza che non voleva sposarsi con un matrimonio combinato con un pakistano ha devastato l’Italia. Sono in corso gli accertamenti del caso per definire al meglio la dinamica dell’omicidio. A febbraio avrà inizio il processo che vede coinvolti i cinque familiari della giovane pachistana.