E’ accaduto nei pressi di una discoteca a Vittoria, in provincia di Ragusa. E’ stato trovato stamattina un cadavere dai Carabinieri
Litigio finito male durante la notte di Capodanno: cosa è successo
Una tragedia finita male quella che ha coinvolto un giovane immigrato la notte di Capodanno. Si tratta del corpo del giovane nordafricano trovato morto nei pressi della discoteca “La Dolce Vita” a Vittoria, in provincia di Ragusa. I carabinieri in contrada Alcerito hanno rinvenuto questa mattina il corpo della vittima probabilmente ucciso a sprangate e con un coltello. Secondo le ricostruzioni degli inquirenti a dare il movente ai colpevoli sarebbero stati degli apprezzamenti su una ragazza. Il gruppo con cui la ragazza stava avrebbe quindi assalito il giovane nordafricano durante i festeggiamenti per la fine dell’anno.
La vittima trovata con segni di violenza sul corpo
Sulla vittima ancora non si hanno certezze. Non sono stati trovati i documenti che aveva con sè e non è stato ancora identificato. Si tratta di un giovane di origine nordafricana che stava festeggiando l’ultima notte dell’anno nella discoteca di Vittoria “La Dolce Vita”, in provincia di Ragusa. Sarebbe stato ucciso, secondo le prime ricostruzioni, ucciso dopo un litigio dovuto ad un apprezzamento ad una ragazza che stava ballando in discoteca. Lo avrebbero colpito a morte dei ragazzi di origine romena.
Sul suo corpo infatti notevoli ferite da arma da taglio e contundenti: gli aggressori avrebbero rivolto contro di lui delle spranghe e un coltello a serramanico, colpendolo a morte. Sul corpo sono in corso gli accertamenti e subito dopo l’accaduto sono stati avvisati i Carabinieri da parte di alcuni partecipanti alla festa. Le indagini sono ora condotte dai Carabinieri del Nucleo operativo di Vittoria e dal Nucleo investigativo di Ragusa e sono coordinate dal sostituto procuratore Silvia Giarrizzo che si è recata sul luogo del ritrovamento del corpo. Sarebbe stato un commento rivolto ad una ragazza del gruppo di ragazzi romeni ad aver fatto scattare la lite. Lo avrebbero quindi riempito di botte con delle spranghe e un coltello a serramanico fino a fargli perdere la vita.