Sugli spaghetti è stato fatto un nuovo test: ecco quali sono i punti critici e cosa è migliorato rispetto al passato
Ogni anno vengono fatti dei test sui prodotti che ognuno di noi compra quotidianamente per confrontare la situazione del passato con quella del presente e capire cosa bisogna migliorare. Ultimamente Salvagente ha fatto un nuovo test sugli spaghetti, analizzando 20 marchi differenti.
Tutti i campioni sono stati portati in tre laboratori dove sono stati sottoposti a controlli effettuati per valutare alcune caratteristiche e possibili problematiche come: contaminazione con glifosato, pesticidi vari, micotossine. I risultati emersi hanno messo in primo piano alcuni punti da risolvere e altri migliori rispetto al passato.
Nuovo test sugli spaghetti: i risultati dell’indagine
Nel dettaglio, gli aspetti analizzati sono stati: l’origine del grano, la presenza di glifosato e altri pesticidi, la presenza di Don- micotossina, la presenza di furosina contaminante che si forma nel corso dell’essicazione industriale, quando la pasta viene sottoposta ad alte temperature, prova organolettica.
Dal nuovo test sugli spaghetti da parte di Salvagente è emerso che nessun marchio conteneva glifosato. Il dato è migliore rispetto al passato dal momento che in precedenza ben 7 marche erano risultate positive. Ad ogni modo, la pasta può contenere pesticidi ma a basso livello.
Due aspetti che preoccupano riguardano, invece, la presenza di Don e furosina. Salvagente ricorda: “La furosina, ancora poco monitorata dall’industria, è considerata un marcatore del danno termico: più il valore è alto, più la temperatura e i tempi di essiccazione risultano elevati. Al contrario una concentrazione bassa è sinonimo di “lenta essiccazione”. Non esiste tuttavia ancora una normativa per poter valutare la veridicità di queste affermazioni. Come non c’è un limite di legge alla sua concentrazione, nonostante i dubbi sulla sua tossicità per la salute umana”.
Tra le marche analizzate, risultano essere le peggiori:
- Esselunga.
- Carrefour Classic.
- Combino Lidl.
Inoltre, l’indagine fa notare come il prezzo della pasta sia aumentato notevolmente rispetto al 2020. Basti pensare che è avvenuto un incremento del 30% in un anno e la situazione preoccupa milioni di persone che ogni giorno sono costretti a fare i conti con questa situazione.