La vittima è Giulia Donato, 24 anni, uccisa per mano del compagno Andrea Incorvaia, guardia giurata di 32 anni: la coppia è stata ritrovata senza vita in casa.
Ennesimo femminicidio nel nostro Paese. Siamo a Pontedecimo, Genova: a riportare la notizia è Tgcom 24. Stando a quanto si apprende dalla fonte locale il caso è un omicidio-suicidio: la vittima, la 24enne Giulia Donato, è stata uccisa dal fidanzato Andrea Incorvaia, guardia giurata di 32 anni.
Secondo le primissime ricostruzioni rese note dai principali media nazionali, l’uomo ha ucciso la fidanzata a colpi di pistola. Dopo il delitto si è tolto la vita con la stessa arma. Immediato l’intervento su posto del personale medico-sanitario del 118, seguito dalle volanti della squadra mobile.
Spara e uccide la fidanzata, poi si toglie la vita: la tragedia in Via Anfossi
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La tragedia si è consumata nell’abitazione della coppia, un appartamento nel condominio ubicato al civico 2 di via Anfossi, nel quartiere di Pontedecimo del capoluogo ligure. Stando alle dinamiche rilasciate dal Secolo XIX, non è chiara la data dell’omicidio-suicidio; chiare, invece, le dinamiche: Andrea Incorvaia ha sparato e ucciso la fidanzata Giulia Donato prima di togliersi la vita.
Secondo le prime ricostruzioni, la giovane 24enne sarebbe morta nel sonno: il 32enne, guardia giurata, avrebbe aperto il fuoco contro la compagna mentre dormiva per poi uccidersi conla stessa arma del delitto. La segnalazione alle forze dell’ordine è arrivata dalla sorella del vigilante, preoccupata per il fratello perché irraggiungibile dalla sera precedente.
Accorsi sul posto i militi della Genova Soccorso, seguiti dal sostituto procuratore Francesca Rombolà e il medico legale. Lcoppia è stata rinvenuta senza vita all’interno della loro abitazione, nell’appartamento all’interno 9 in via Anfossi 2. Al momento non vi sono ulteriori informazioni sul movente e sulle circostanze della tragedia.
Con alta probabilità, il delitto risale alla sera di martedì, 3 gennaio, ma sono in corso le indagini per ulteriori accertamenti sul legame sentimentale della coppia: stando alle testimonianze degli investigatori, i congiunti, forse in fase di separazione, discutevano spesso e animatamente.
Sull’inchiesta indagano gli agenti della squadra mobile e del commissariato di Cornigliano.