Gianluca Vialli ha sempre tenuto lontano dai riflettori le donne della sua famiglia: la moglie Cathryn, le figlie Olivia e Sofia
Gianluca Vialli e il rapporto con la sua famiglia
Il mondo del calcio perde non solo un grande campione di gioco ma anche di vita. Gianluca Vialli è morto oggi e si è spento a Londra dove era ricoverato da diverso tempo per curare il tumore. La sua famiglia era molto unita e riservata tanto che i funerali si terranno in forma privata a Cremona, paese d’origine dell’allenatore del Chelsea. La moglie Cathryn, conosciuta e conquistata dopo un lungo corteggiamento era di Londra, divenuta per il bomber sua seconda casa. Da lei aveva avuto due figlie, Olivia e Sofia che Vialli desiderava portare all’altare. La madre Teresa di 87 anni era partita per Londra a metà dicembre per stare accanto al figlio nella clinica in cui era ricoverato. La sua famiglia era numerosa: il padre, Gianfranco di 92 anni e i quattro fratelli più grandi componevano il grande nucleo.
“E’ questo il segreto della felicità”: l’intervista testamento ad Alessandro Cattelan
La moglie di Vialli, Cathryn di origini sudafricane è sempre stata protetta dai riflettori mediatici. Cathryn White Cooper non amava le telecamere e non è mai stata un’amante della “distorsione mediatica”. All’inizio, il corteggiamento fu molto lungo tanto che i due convolarono a nozze nel 2003, il 26 agosto, in gran segreto. Si venne a sapere della coppia dopo un comunicato successivo alla data delle nozze. Cathryn voleva essere riconosciuta per il mestiere per cui aveva avuto successo, l’arredatrice di interni e non come ex modella, un mestiere che aveva svolto per poco tempo.
Con le figlie Olivia e Sofia, Gianluca è voluto essere molto protettivo nei confronti del mondo mediatico. Un rapporto speciale quello tra padre e figlie che con la malattia si è cercato di proteggere a tutti i costi. Nel 2017 quando Vialli ha scoperto di essere malato ha tentato in tutti i modi di essere un esempio per le figlie e in un’intervista rilasciata ad Alessandro Cattelan disse: “Sento di avere meno tempo per essere un buon padre. Ogni mio comportamento mi porta ad essere un esempio per loro. Ridere spesso, aiutare gli altri. Questo è il segreto della felicità”. E questa è la grande lezione che ci lascia il campione.