Emanuela Orlandi, la confessione di Pietro: Papa Francesco coinvolto

Nuove indiscrezioni sul caso di Emanuela Orlandi, Pietro suo fratello ha confessato un segreto che ha sconvolto tutti: c’entra Papa Francesco. 

Il caso Emanuela Orlandi, dopo 40 anni la riapertura

Emanuela Orlandi scompare il 22 giugno del 1983 quando aveva solo 15 anni, venne rapita quando stava rientrando a casa dopo una lezione di musica. Il caso della ragazza, ormai donna, venne definito “il caso Vaticano” dal momento che Emanuela viveva nella Città del Vaticano con la sua famiglia essendo il padre uno dei custodi. Dopo 40 anni la sparizione di Emanuela è ancora un mistero al quale non si riesce a dare una spiegazione logica. Nella vicenda sono implicati e sospettati esponenti dello Stato Vaticano, lo Stato Italiano, l’Istituto per le opere di religione, il Banco Ambrosiano e i servizi segreti di diversi Stati, nonché la Banda della Magliana e alcune organizzazioni terroristiche internazionali (così come riportato da Wikipedia). Alla scomparsa di Emanuela è collegato anche il caso di Mirella Gregori, rapita lo stesso anno e nelle stesse modalità il 7 maggio, anche di quest’ultima non si hanno più notizie da allora.

Ecco cos’ha confessato Pietro, fratello di Emanuela

Il fratello Pietro non ha mai smesso di cercare la verità e di fare giustizia per sua sorella, una confessione di un messaggio WhatsApp tra due persone molto vicine a Papa Francesco lascia l’Italia senza parole: “Mi raccomando, dobbiamo fare delle fotocopie di tutti questi documenti di Emanuela. A questo punto i tombaroli chi li deve pagare visto che li dobbiamo pagare di nascosto? Papa Francesco ci dice che dobbiamo andare avanti, però poi siamo noi che dobbiamo fare le cose, che facciamo? Abril (presidente commissione cardinalizia Ior) ci dice che dobbiamo andare avanti che poi a settembre dobbiamo fare l’inventario delle cose che abbiamo trovato”. Questa conversazione risale al 2013 e 2014, ed è riportata da IlFattoQuotidiano.it

Parole che lasciano esterrefatti, specie perché con il tempo si sta risalendo ad una parvenza di verità che vede coinvolte persone che all’apparenza vivono nel giusto e nella misericordia. Per quanto riguarda la nuova inchiesta sulla riapertura del caso, la famiglia di Emanuela non sapeva nulla. Pietro sottolinea che se fatta con integrità morale ed onestà, è pronto a questa nuova battaglia in nome della verità per sua sorella.