Come ogni anno ecco che si presenta il Canone Rai, quest’anno però c’è una novità: se fai parte di questa categoria non devi pagarlo.
Come ogni anno ecco che si rinnova il pagamento del canone rai, ovvero quell’abbonamento alla televisione pagato da tutti gli italiani purché posseggano un dispositivo elettronico in casa. Questa imposta va pagata una volta l’anno e viene accreditata direttamente in bolletta, quella della corrente, in modo dilazionato per ogni singolo nucleo familiare.
Un primissimo canone venne istituito con Regio Decreto numero 246 del 2 febbraio 1938 sotto il regime di Benito Mussolini, questa tassa, inizialmente venne adoperata per divulgare la propaganda politica del tempo, il fascismo appunto, mediante le radio in quanto erano pochissimi gli italiani privilegiati a possedere un televisore a quel tempo.
Il Regio Decreto divenne Legge nel ’38 con il numero n.880 del 4 giugno, affermando tale imposta come stabile ed obbligatoria. Dopo la fine del regime fascista questa tassa non fu abolita, ma venne decretata una differenza di imposta tra apparecchi televisivi a colori ed in bianco e nero, tale disposizione fu poi abolita e nel ’92 il canone venne unificato per tutti.
In origine il canone era considerato un abbonamento in riferimento alla sentenza del 26 giugno 2002 n. 284 della Corte Costituzionale, negli anni ha assunto una funzione di imposta tributaria ad uso esclusivo di apparecchi radiofonici e/0 televisivi.
L’importo del canone è di 90 euro l’anno, diviso per 10 mesi, quindi 9 euro al mese in più sulla bolletta dell’energia elettrica. L’addebito varia a seconda di queste ultime, se pagate mensilmente in bolletta troverete 9 euro, se pagate bimestralmente in bolletta avrete un addebito di 18 euro, ovvero il doppio.
In pochi sanno però che dal 2016 è stata introdotto il canone Rai a prescindere dal possesso dell’apparecchio elettronico in quanto laddove ci sia una fornitura di energia elettrica si presuppone che vi sia una radio o una televisione, per cui pagare il canone è vincolante in vista dell’erogazione di energia stessa. Inoltre tutti gli italiani che risiedono all’estero ma che detengono un’abitazione in Italia che abbia un’utenza attiva, devono pagare ugualmente il canone anche se dovessero ritornare a casa una volta l’anno.
Ad ogni modo vi sono delle esenzioni che permettono a determinate persone di non pagare il canone, sono esonerati:
- i cittadini italiani che hanno compiuto 75 anni di età
- i cittadini che non convivono con il proprio coniuge e che quindi non siano congiunti i redditi
- i cittadini che non superano la soglia degli 8.000 euro l’anno come ISEE