Bollette più leggere per gli italiani: dopo mesi di stenti arriva finalmente la notizia tanto attesa. Ecco cosa è successo e da quando si pagherà di meno
Gli italiani possono cominciare a prendere una boccata d’aria. Dopo gli sforzi a cui si sono sottoposti negli scorsi mesi per poter pagare le bollette di luce e gas, arrivate a prezzi mai visti prima, ora la corsa rallenta. Con gradualità, infatti, i prezzi delle bollette cominceranno a scendere grazie ad una serie di fattori che si sono concatenati.
Lo ha annunciato anche Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica nel governo Meloni che ha parlato di buone notizie per gli italiani. Dopo il ribasso del costo dell’energia, anche il prezzo del gas scende. Ecco tutti i dettagli e cosa ci aspetta nelle prossime settimane.
“Ora bollette giù” questo l’annuncio effettuato ieri dal ministro Pichetto Fratin dopo una giornata nella quale il costo del gas ha toccato livelli bassissimi, sotto i 52 euro al megawattora, dati che non si registravano da molto prima dello scoppio della guerra in Ucraina. Un segnale molto positivo che pone gli operatori ma anche i politici in una posizione più rilassata, tutti fiduciosi e concordi sulla possibilità che questo inverno, arrivato dopo settimane e settimane di temperature miti, possa trascorrere senza troppi problemi.
Già dal prossimo mese, infatti, le bollette del gas potranno essere più basse. Un risultato osannato da tempo e arrivato solo ora per una serie di motivi. Da un lato le temperature poco rigide che stanno caratterizzando questa stagione e dunque il più basso consumo di materia prima che è rimasta immagazzinata e dunque in abbondanza al momento ma anche i flussi di Gnl (gas naturale liquefatto) che arrivano verso l’Europa che sono in netto aumento con prezzi decisamente più bassi.
Ci sono poi le rinnovabili per la produzione di energia che eliminano una quota di gas consumata. A tutto questo il ministro dice che per migliorare ancora e far scendere ulteriormente i prezzi serviranno “il raddoppio del gasdotto Tap, sul quale stiamo lavorando, e semplificazioni sulle nuove fonti di energia e sulle nuove forme di riscaldamento”. Il ministro precisa che la sicurezza energetica oggi è una necessità sulla quale non si può indietreggiare e per questo c’è da lavorare sulla produzione nazionale di gas, sui rigassificatori ma anche sulle semplificazioni.
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