Alzheimer. Una ricerca scientifica ha evidenziato come determinati cibi potrebbero incrementare il rischio di ammalarsi, soprattutto nelle persone potenzialmente predisposte al morbo. Quali sono
Il morbo di Alzheimer è una malattia fatale del cervello. I sintomi provocano un progressivo e inevitabile declino delle capacità di memoria e di ragionamento.
Il primo a studiarlo in maniera sistematica fu lo psichiatra e neuropatologo tedesco Alois Alzheimer (da cui prende il nome la malattia) nel 1906. Cento anni dopo sono stati diagnosticati circa 26,6 milioni di casi in tutto il mondo. Ad oggi non esiste una cura. Si stima che almeno 1 persona su 85 soffrirà di questa alattia entro il 2050. Al momento le terapie servono solo a curare i sintomi e a rallentare il processo. La causa e la progressione del morbo di Alzheimer sono sconosciute. Tuttavia, la ricerca non si ferma. Uno studio straniero ha evidenziato come determinati alimenti possano incrementare il rischio in soggetti potenzialmente predisposti a contrarre il morbo.
Una ricerca pubblicata sulla rivista scientifica JAMA Neurology e presentata alla conferenza internazionale dell’Associazione Alzheimer del 2022 ha messo in rilievo come cibi ultraprocessati giocherebbero un ruolo chiave nel declino cognitivo. Porta la firma delle dottoresse Natalia Gomes Gonçalves, Naomi Vidal Ferreira, Neha Khandpur ed è stata condotta principalmente presso l’Università di São Paulo, in Brasile. Per un periodo di 10 anni sono stati seguiti 10.775 soggetti, ambi i sessi, con un’età media di 51 anni. É stato chiesto loro di compilare un questionario riguardo le proprie abitudini alimentari e l’apporto calorico.
É risultato che coloro che consumavano circa un terzo o più delle loro calorie da alimenti ultraraffinati avevano maggiori probabilità di incorrere in demenza senile e/o Alzheimer. Tra questi alimenti si annoverano tutti i comfort food come pizza surgelata, hamburger, patatine fritte, bibite zuccherate, biscotti, merendine, caramelle e gelati ma anche carni rosse lavorate.
Sembra proprio che mangiar sano e uno stile di vita appropriato siano, come sempre, la prima forma di prevenzione. Cucinare di più e porre attenzione nella preparazione del cibo che consumiamo è la carta vincente per avere un’esistenza lunga e di qualità.
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