X Factor. Probabilmente non tutti si ricorderanno le ragazze che giunsero in terza posizione durante la III edizione del talent show. Il loro talento era innegabile
di Daniela Germanà
8 Dicembre 2022
La terza edizione di X Factor andò in onda in prima serata su Rai 2 tra settembre e dicembre 2009. A tenere del redini del programma venne scelto ancora una volta il simpatico Francesco Facchinetti. Riconfermati anche sulle loro poltrone da giudici Morgan e Mara Maionchi. La grossa novità fu l’abbandono di Simona Ventura alla quale subentrò Claudia Mori.
L’edizione del 2009 verrà ricordata per aver lanciato uno dei performer più apprezzati del panorama musicale italiano: Marco Mengoni. Lo rivedremo presto in gara a Sanremo 2023. Tuttavia, non è detto che la vincita a X Factor garantisca una carriera sfavillante come quella dello stesso interprete di canzoni come “Credimi ancora” e “L’essenziale”. Artisti oggi super amati come i Maneskin, Giusy Ferreri o Noemi, ad esempio, non arrivarono alla vetta del podio ma sono diventati idoli indiscussi. Non ebbero la stessa fortuna le terze classificate della III edizione.
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La terza edizione di “X Factor” vide la divisione dei concorrenti in tre categorie: i giovani dai 16 ai 24 anni (capitanati da Morgam), gli over 25 seguiti da Claudia Mori, mentre a Mara Maionchi furono affidati i gruppi. Tra questi partecipò un trio formato dalle sorelle Virginia, Letizia e Anita Racca. Insieme formavano le Yavanna. Ispirandosi al mondo fantasy e alle atmosfere tipiche dell’universo tolkeniano, si presentarono in vesti elfiche con tanto di orecchie a punta. Le loro voci erano sicuramente celestiali. Sono anche strumentiste suonando pianoforte, flauto e violino.
Hanno vinto il Cantagiro nel 2008 ma dopo “X Factor” sono uscite dal radar dello show business. Come mai? Secondo quanto dichiarato dalle stesse Yavanna, semplicemente non hanno incontrato le esigenze dei discografici. Pur non essendo più delle sconosciute dopo aver concluso il talent show, si sono rese conto che per restare sulla cresta dell’onda avrebbero dovuto piegarsi alla legge del mercato e cambiare la loro linea artistica. Inaccettabile: “Ci siamo accorte che il nostro progetto non era ancora maturo per permettersi una vera struttura, un manager, una segretaria, un accompagnatore, un ufficio stampa”.
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