Una sofferenza troppo grande quella di Giovanni che ha ucciso lunedì scorso la compagna Eliana Maiori Caratella. Suicidio in carcere
di Elisa Longo
23 Dicembre 2022
Suicidio in carcere: Giovanni ha posto fine alle sue sofferenze
Non aveva trovato il coraggio di uccidersi. Ma aveva fatto fuoco sulla sua compagna, per porre fine alle loro sofferenze e poi si era costituito. E’ la tragica storia di Giovanni Carbone, 39 anni, che si è suicidato nel carcere di Lanciano, in provincia di Chieti. L’uomo, originario di Matera, aveva ucciso a Miglianico, in provincia di Chieti, lunedì scorso la compagna Eliana Maiori Caratella, di 41 anni. L’uomo aveva sparato un colpo di pistola alla testa della donna e poi si era costituito ai Carabinieri. Il suo fermo era stato poi convalidato nella giornata di giovedì, dal GIP del Tribunale di Chieti Luca De Ninis. Giovanni Carbone si è quindi suicidato nella sua cella.
Cosa ha detto Giovanni nell’ultimo interrogatorio
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Il suicidio di Giovanni Carbone è stato confermato da fonti sanitarie e carcerarie. Il suo gesto insano è dovuto all’omicidio per cui era accusato della compagna Eliana Maiori Caratella, dalla quale si stava separando. Secondo quanto emerge dall’ultimo interrogatorio reso ieri durante l’udienza di convalida in videoconferenza, Carbone aveva sostenuto l’omicidio con la motivazione di voler porre fine alle sofferenze della coppia. Carbone era ostile alla separazione con l’ex moglie, Eliana. Una relazione che già dall’inizio era apparsa ostile: una crisi sfociata in plurime e reciproche querele con il fratello e la sorella della donna che non avevano accettato la scelta di separarsi della coppia.
La scelta di uccidere Eliana è nata dopo la crisi, l’ultima, generata dall’ostilità dei figli della compagna, dopo che questi aveva trascorso il fine settimana con il padre. Una notte insonne per Giovanni Carbone che aveva portato pensieri e contraddizioni: l’uomo aveva così deciso di porre fine alle loro sofferenze, nonostante l’amore provato per la donna, decidendo di uccidere Eliana.