Una donna è morta divorata da uno squalo mentre si trovava in vacanza in una località da sogno. Poco prima aveva lasciato un messaggio sui social carico di ottimismo e felicità
Dramma alle Hawaii: la tragedia di Kristine Allen
Una notizia davvero drammatica arriva da una località turistica da sogno, generalmente associata all’idea di un paradiso terrestre: le Hawaii. Una donna di nome Kristine Allen vi si trovava in vacanza nei primi giorni del corrente mese di dicembre insieme al marito Blake.
La signora Allen era una massaggiatrice e life coach di 60 anni di Bellingham, nello stato di Washington (Stati Uniti). É scomparsa giovedì 8 nelle acque cristalline di Maui. Secondo quanto riportato da diversi media come Leggo.it, People, Cbs News e il Daily Mail, ha incontrato la morte dopo essere stata divorata da uno squalo.
Attacco di uno squalo alle Hawaii, morta una donna di 60 anni
Kristine Allen si trovava alle Hawaii per praticare snorkeling. Ciò che ha causato la sua morte giovedì 8 dicembre è stato un un “tragico incidente”. La donna, infatti, è stata attaccata improvvisamente da uno squalo.
Il marito della vittima e altri testimoni hanno dichiarato di aver visto l’animale aggirarsi in mare vicino a lei. Inoltre, alcune segnalazioni alle autorità locali registrano di aver notato lo squalo nutrirsi di qualcosa, facendo divenire l’acqua limitrofa una pozza di acqua rossa.
La ricerca della signora Allen è stata interrotta venerdì 9 Dicembre. Ciò che rende davvero ancora più struggente la vicenda è il messaggio lasciato dalla donna sul suo profilo social solo pochi giorni prima del fatto drammatico. “Erano anni che volevo imparare a fare snorkeling… Il divertimento sta nel creare. I nostri sogni ci danno la motivazione per continuare a rialzarci e realizzare il prossimo obiettivo anche se siamo caduti. Segui i tuoi sogni” – ha scritto.
Il suo account pubblico è stato inondato da messaggi di cordoglio. “Kristine ha vissuto con gioia e determinazione per spremere assolutamente tutta la felicità che poteva da ogni momento!” – si legge in un post di Infinite We, una società di servizi sanitari da lei fondata. “Ha creato uno spazio sicuro in cui gli altri possono essere se stessi e costruire una vita che amano, era la sua passione e il suo scopo”.