Siniša Mihajlović: la notizia della scomparsa dell’ex calciatore e allenatore ha lasciato tutti senza parole, è un dolore incommensurabile. Come ha trascorso i suoi ultimi giorni di vita?
di Daniela Germanà
18 Dicembre 2022
Sinisa Mihajlovic: la dura battaglia del campione
Era il 13 luglio 2019 quando Sinisa Mihajlovic annunciò di aver soffrire di una forma di leucemia mieloide acuta. Si sottopose a cure immediate presso l’ospedale Sant’Orsola di Bologna, città da lui tanto amata e in cui aveva ottenuto la cittadinanza onoraria. Dopo un trapianto di midollo osseo le condizioni del campione parvero essere migliorate.
Tuttavia, il mondo del calcio (e non solo) inghiottì un boccone amaro nel marzo 2022. Mihajlovic dichiarò di dover combattere ancora una volta il male che lo ha colpito data la sua ricomparsa e di dover affrontare un nuovo ciclo di cure.
La morte prematura
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Il 16 dicembre 2022, la famiglia di Sinisa Mihajlovic annuncia con estremo dolore la sua scomparsa a 53 anni. Lascia la moglie Arianna Rapaccioni, i cinque figli avuti con lei (Viktorija, Virginia, Miroslav, Dušan e Nicholas) e Marko, figlio nato da una precedente relazione. Virginia, che lo ha reso nonno l’anno scorso con la nascita della piccola Violante, ha scritto un messaggio struggente su Instagram in cui esprime tutto il dolore per la perdita prematura del padre: “Impossibile accettare tutto questo ma trovo la forza nell’amore immenso che mi hai donato in questi anni di vita insieme, talmente forte che mi accompagnerà per il resto dei miei giorni”.
Gli ultimi giorni di Sinisa Mihajlovic sono stati carichi di speranza, di vita e di normalità. Lo scorso 1° Dicembre ha partecipato alla presentazione dell’autobiografia di Zdenek Zeman. Era apparso sorridente e tranquillo. Fino a una settimana fa parlava dei suoi progetti futuri, dell’intenzione di finire il ciclo di chemio a gennaio e del desiderio di tornare alla sua più grande passione, il calcio, per seguire le partite dal vivo direttamente negli stadi.
Purtroppo, non ha potuto realizzare quest’ultimo desiderio. La situazione si è aggravata con l’insorgere di un’infezione a causa del suo sistema immunitario compromesso. Le condizioni sono precipitate il 12 dicembre tanto da far venire immediatamente in aereo la madre Viktoria e il fratello Drazen dalla Serbia. I medici della clinica “Paideia” di Roma hanno deciso di indurlo in coma farmacologico per alleviare atroci sofferenze. Si è spento lasciando di lui il ricoro di un grande campione, nel campo da gioco e nella vita.