L’ex tecnico del Bologna Sinisa Mihajlovic è morto ieri dopo una dura battaglia contro la Leucemia, aveva però tanti progetti per il suo futuro. Nessuno crede a quello che gli è successo.
di Arianna Babetto
17 Dicembre 2022
Sinasa Mihajlovic non ce l’ha fatta: RIP
Il ricovero urgente domenica 11 dicembre con la febbre altissima e poi il coma farmacologico appena 24 ore dopo. La notizia ieri della morte dell’ex tecnico del Bologna tramite il comunicato ufficiale della famiglia ha gettato nello sconforto tutto il mondo del calcio internazionale che in questi anni lo aveva apprezzato anche nel ruolo di allenatore oltre che sublime centrocampista.
Sinasa Mihajlovic lottava dal 2019 contro una Leucemia che è stata più forte di lui e che non gli ha dato modo di vincerla, il suo sistema immunitario era troppo compromesso per poter sopravvivere al cancro che lo stava divorando giorno dopo giorno. Tantissimi i messaggi di cordoglio che in queste ore stanno giungendo alla moglie Arianna Rapaccioni da parte di colleghi dello sport ma anche esponenti del mondo politico.
Sinasa Mihajlovic pianificava già il suo ritorno in panchina
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È morto a Roma alla clinica Paideia accanto alla famiglia che lo ha sempre sostenuto in tutte le sue decisioni personali e lavorative, compresa quella di poter tornare il prossimo gennaio 2023 ancora in panchina per assistere dal vivo alle partite della sua squadra dopo l’esonero incassato a settembre. Ne aveva parlato agli amici più stretti appena una settimana prima del ricovero in ospedale, sembrava sereno e felice, aspettava solo di terminare l’ultimo ciclo di chemio previste dai medici.
Non è riuscito a mantenere la sua promessa personale però, la malattia ha preso il sopravvento e se l’è portato via ad appena 53 anni. In soli 5 giorni dal ricovero le sue condizioni si sono talmente aggravate che neppure il coma farmacologico indotto gli ha permesso di salvarsi. Ci restano solo le belle parole della famiglia espresse nel comunicato pubblicato ieri in forma pubblica:
“Uomo unico, professionista straordinario, disponibile e buono con tutti. Coraggiosamente ha lottato contro una orribile malattia”. I funerali sono stati previsti per lunedì 19 dicembre alle 11 a Roma presso la Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri in Piazza Esedra. La camera ardente invece potrebbe essere allestita all’interno della stessa clinica Paideia.