Dopo più di trent’anni sarebbe uscita allo scoperto un’intercettazione inedita sul giallo di Simonetta Cesaroni, morta nell’ufficio di Via Poma 2 a Roma il 7 agosto 1990.
di Beatrice Manocchio
7 dicembre 2022
Simonetta Cesaroni, il caso di Via Poma
Era 1990 quando Simonetta Cesaroni venne accoltellata per 29 volte nel suo ufficio di Via Poma a Roma dove svolgeva il ruolo di segretaria nella sede Associazione Italiana Alberghi della Gioventù. All’epoca dei fatti, il primo indagato fu il portiere Petrino Vanacore, che però venne scarcerato poco dopo poiché, secondo le prove, non c’entrava nulla con la vicenda. Infatti, rimase in carcere per tre giorni in quanto venne sospettato per una macchia di sangue che aveva sui pantaloni. Successivamente, anche il fidanzato della vittima fu indagato. Raniero Busco, è questo il suo nome, venne processato e condannato in primo grado a 24 anni, assolto poi in appello e definitivamente dalla Cassazione con formula piena.
Simonetta Cesaroni, nuovi dettagli sull’omicidio
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Sono passati più di trent’anni da quando Simonetta Cesaroni venne ritrovata morta nel suo ufficio quel lontano 7 agosto 1990. Eppure, dopo tutto questo tempo sono ancora tanti gli interrogativi e i misteri che si aggirano intorno a questa storia. Inoltre, proprio in questi giorni, sarebbe uscita allo scoperto un’intercettazione inedita, risalente al 30 marzo del 2008, dove si sarebbe dedotto che più di una persona tra il pomeriggio e la sera del giorno dell’omidicio sapeva che la vittima era morta, anche prima che il corpo venisse scoperto e che quindi venisse aperta l’indagine.
Tale dichiarazione si legge nella relazione finale sulle risultanze sull’attività di indagine ed acquisizione documentale per il delitto al civico 2 di via Carlo Poma e sulle possibili interferenze con il corso delle indagini dopo l’incontro della Commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali.
Inoltre, il documento è stato accettato nelle sedute del 7 e del 13 settembre 2022 e successivamente inviato alla magistratura di Roma che attualmente ha riaperto le indagini sul caso. L’omicidio che si è verificato nella sede Associazione Italiana Alberghi della Gioventù ha ancora troppi misteri da rivelare.
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