Giorgia Meloni. La Presidente del Consiglio ha ricevuto minacce di morte tramite social network. Coinvolta anche la figlia minorenne della Premier. Individuato il responsabile del gesto riprovevole
di Daniela Germanà
8 Dicembre 2022
La Premier Giorgia Meloni oggetto di terribile minacce: il motivo
“Se togli il reddito ammazzo te e tua figlia”. “Ci vuole la morte di lei e sua figlia”. “Veramente attenta, finiscila co’ sta cosa di togliere il reddito di cittadinanza senno’ ti ammazzo ma lo capisci?”. Questo è il testo di svariati messaggi indirizzati alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e riportati dall’account Twitter di Fratelli d’Italia. Il motivo di tale violenza appare scontato, ossia evitare l’eliminazione del reddito di cittadinanza da parte del neo governo.
Coinvolta nelle minacce anche la piccola Ginevra, figlia di Giorgia Meloni e Andrea Giambruno, nata nel 2016. La Polizia Postale di Roma ha individuato in tempi brevi il responsabile.
Chi è l’autore delle minacce contro la Presidente del Consiglio
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L’autore dello spregevole gesto nei confronti della Presidente del Consiglio sarebbe un giovane di 27 anni, disoccupato, originario di Rosolini (in provincia di Siracusa). Gli agenti del Centro di Sicurezza Cibernetica Sicilia Orientale della Polizia Postale hanno provveduto al sequestro delle apparecchiature informatiche dell’indagato e del suo account social utilizzato per compiere il reato.
Sarebbe stato spinto dalla frustrazione e dalla paura di perdere il sussidio statale che ha percepito per 18 mesi. Dopo un’interruzione temporanea, era tornato a riceverlo. A quanto pare, il 27enne non avrebbe mai sottoscritto contratti di lavoro e ha dei piccoli precedenti relativi alla detenzione di sostanze stupefacenti. Secondo quanto riportato da Leggo.it, l’uomo sarebbe rimasto sorpreso dall’arrivo degli agenti di polizia presso il suo domicilio dove vive da solo; tuttavia, è stato “collaborativo” e ha riferito che non sarebbe mai passato all’azione e non avrebbe fatto del male a nessuno.
Il sindaco di Rosolini, Giovanni Spadola, si è scusato con Giorgia Meloni a nome della comunità che rappresenta e ha espresso piena e incondizionata solidarietà. “È accaduto nella nostra città – ha detto – ma poteva succedere in qualsiasi parte d’Italia. Sono davvero rammaricato. La nostra Comunità è fatta di persone perbene che nulla hanno a che vedere con questo soggetto”. Ha poi concluso: “Adesso è giusto che paghi per questa vigliaccata”.