L’ibernazione o crioconservazione umana è realtà. Centinaia di persone si sono fatte congelare nella speranz di tornare a vivere in futuro
di Daniela Germanà
4 Dicembre 2022
Se siete appassionati di film di fantascienza un po’ retrò sicuramente vi verrà da sorridere al pensiero che ciò che un tempo era considerato impensabile oggi è normalità. Immaginate di poter portare ai giorni nostri una persona nata uno o due secoli fa; gli oggetti più comuni come un televisore o uno smartphone potrebbero apparirle come assolute meraviglie. Il progresso non si ferma, in qualsiasi ambito.
Trasliamo il concetto di rivoluzione scientifica non solo im ambito tecnologico ma in quello medico. Un tempo si moriva per un’influenza. Oggi trapiantiamo organi, si compiono operazioni chirurgiche con mani robotiche e milioni di vite umane sono salvate grazie al costante miglioramento delle nostre capacità. Per questo motivo sono in corso attualmente ricerche sull’ibernazione umana, un concetto che sembra veramente uscito da una puntata di “Star Trek” ma che in un futuro prossimo potrebbe non essere così astruso.
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Il concetto di ibernazione non è una novità in natura. Molti animali, infatti, riducono al minimo le loro funzioni vitali, rallentano il loro battito cardiaco e la respirazione, riducendo considerevolmente la loro temperatura corporea. Alcuni ricercatori si stanno occupando di applicare un concetto simile anche agli esseri umani in una sorta di animazione sospesa. L’idea è nata per permettere agli astronauti di compiere lunghissimi viaggi interstellari. Tuttavia, la pratica potrebbe essere applicata anche con altre motivazioni di tipo curativo.
Alcor Life Extension Foundation, in Arizona, sono state ibernate (o per meglio dire, crioconservate) 199 esseri umani e 100 animali domestici. I loro corpi sono stati conservati in contenitori di acciaio inossidabile riempiti di azoto liquido, a -196 gradi. Queste persone sono tutte decedute a causa di malattie che al momento non hanno una cura. La speranza è che in futuro, quando il loro male non sarà più una condanna, possano essere scongelate e tornare a vivere.
La pratica non è certo alla portata di tutti. Farsi crioconservare costa 200 mila dollari, mentre se volete conservare solo il cervello ne dovrete sborsare 80 mila. É sicuramente una spesa azzardata poiché non si ha nessuna certezza che possa funzionare. Molti esponenti della comunità scientifica credono che sia una mera illusione e un modo per spillare soldi a povere persone che non riescono ad accettare la perdita dei loro cari.
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