Si è spento all’età di 74 anni Mario Sconcerti, giornalista sportivo ed ex direttore del Corriere dello Sport e del Secolo XIX
Francesca Bloise
17 Dicembre 2o22
È morto all’età di 74 anni Mario Sconcerti, giornalista sportivo ed ex direttore del Corriere dello Sport e del Secolo XIX, e vicedirettore della Gazzetta dello Sport. Il giornalismo italiano è in lutto per la scomparsa di una vera colonna del settore sportivo.
Sconcerti, infatti, è stato la penna di tutti i più importanti quotidiani del nostro Paese. Ha lavorato anche con La Repubblica e Il Corriere della Sera, collaborazione ancora attiva. Speacker radiofonico ed opinionista, Sconcerti non ha fatto mancare la sua presenza come opinonista e commentatore a Sky Sport, in Rai ed in Mediaset.
Da alcuni giorni si trovava in ospedale e nelle ultime ore le sue condizioni sono peggiorate. Il calcio era la sua grande passione, ma nel corso della sua lunga carriera ha commentato anche le gare di ciclismo. Era super tifoso della Fiorentina e per sette mesi, “i più belli” della sua vita come egli stesso li ha definiti, ha assunto anche il ruolo di amministratore delegato.
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La carriera di Mario Sconcerti è iniziata proprio nella sua città, Firenze, lavorando per il Corriere dello Sport, passando poi a Milano e a Roma. Proprio nella Capitale, arrivato a La Repubblica aveva creato le pagine sportive del quotidiano dopo essersi occupato di ciclismo.
Nel 1992 inizia l’avventura a capo del Secolo XIX di Genova nelle vesti di direttore per poi lasciare nel 1995 e passare sempre come direttore al Corriere dello Sport fino al 2000. Oltre all’attività giornalistica, Sconcerti si è dedicato ampiamente alla produzione letteraria.
“Con Moser da Parigi a Roubaix” del 1978 è il suo primo scritto, seguito da “Storia delle idee del calcio” del 2009. Nel 2012 è arrivato “Il calcio dei ricchi” e tre anni dopo “Storia del gol”. Non solo sport nella sua produzione letteraria. Nel 2003 il giornalista ha scritto anche il romanzo “Se ha torto Dio” e nel 2011 “L’alba di Roma da riscrivere”.
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