Chef Rubio, gli insulti a Liliana Segre non sono gli unici: l’agghiacciante retroscena dal passato

Chef Rubio, gli insulti contro la senatrice a vita Liliana Segre non sono gli unici: emerge l’agghiacciante retroscena dal passato!

di Vanessa Zagaglia

8 dicembre 2022

Liliana Segre denuncia Chef Rubio

Divenuto celebre per i suoi programmi a sfondo culinario – quali “Camionisti in trattoria” e “Unti e bisunti” – nelle scorse ore Chef Rubio (all’anagrafe Gabriele Rubini) è finito al centro di una polemica che lo vede coinvolto insieme a Liliana Segre.

La senatrice a vita, infatti, ha scelto di sporgere denuncia nei confronti di 24 persone ree di averla minacciata tramite gli strumenti social. Tra i responsabili – indagati per minacce di morte, insulti carichi di odio ed offese di carattere antisemita – figura anche il celebre cuoco della tv.

“Per tanto tempo sono stata in silenzio. […] Ora lo denuncio. È cattivo augurarmi la morte a 92 anni” ha spiegato al senatrice a vita, che ha affidato le indagini ai carabinieri del Nucleo investigativo di Milano. Per Chef Rubio, tuttavia, non sarebbe la prima volta che un’accusa di questo tipo giunge a macchiare la sua immagine…

Chef Rubio: emerge l’agghiacciante retroscena dal passato

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Non sembrerebbe affatto essere un caso isolato la denuncia di Liliana Segre ai danni di Chef Rubio. Ad aprile scorso, nella fattispecie, l’ex rugbista non mancò di attaccare pubblicamente la senatrice a vita tramite Twitter. All’epoca lo chef prese di mira la “pulizia etnica” operata da Israele ai danni dei palestinesi, che non esitò a definire “vergognosa“.

Un ulteriore precedente, per il conduttore di “Unti e bisunti”, risale all’anno 2019, quando Rubini, sempre attraverso il social network di Twitter, non mancò di apostrofare lo Stato di Israele come “abominevole“.

Chef Rubio, dunque, non è nuovo ad insulti e post dai connotati antisemiti. La Segre, che si sarebbe sentita “augurare la morte“ dal noto cuoco e personaggio televisivo, ha pertanto deciso di non soprassedere e di passare al contrattacco.