Staccare le spine dei nostri elettrodomestici è davvero un buon metodo per risparmiare energia? La risposta che stiamo per darti potrebbe sconvolgerti…
Quante volte ci è stato suggerito di staccare le spine dei nostri elettrodomestici o dispositivi inutilizzati? La modalità stand-by – quella contrassegnata, per intenderci, dalla luce rossa della televisione o dalla spia apposita del forno a microonde – porta infatti ad un dispendio di energia non indifferente, considerati i tempi che corrono.
Parallelamente, se solo controllassimo a tappeto ogni angolo della nostra casa ci renderemmo conto di quante spine inutilizzate si trovano attaccate alle prese della corrente senza un reale bisogno.
Parlando in termini numerici, quanto consumano i dispositivi in stand-by disseminati nelle nostre abitazioni o le stesse spine rimaste attaccate? E, soprattutto, le spese extra che vengono a crearsi incidono davvero sull’impennata della bolletta dell’elettricità? La risposta potrebbe stupirvi!
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Staccare la spina fa davvero risparmiare? La risposta potrebbe sconvolgerti!
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La modalità stand-by, che permette ai nostri dispositivi di essere a tutti gli effetti “pronti all’uso”, produrrebbe un sovrapprezzo di circa 50 euro rispetto al costo annuo della bolletta. Questo per il semplice fatto che i suddetti dispositivi, pur rimanendo per la maggior parte del tempo inutilizzati, richiedono perennemente energia per alimentare i circuiti interni.
In parallelo le spine inutilizzate – che potrebbero essere quelle dei caricatori disseminati nelle nostre stanze (che in realtà impieghiamo solamente per qualche ora della giornata) – produrrebbero invece un consumo pari a 2 euro in più all’anno.
Quest’ultimo dato, che potrebbe apparire irrisorio, va tuttavia moltiplicato per il numero di spine inattive che ciascuno di noi possiede in casa. Facendo due semplici calcoli, vi accorgereste di come il risparmio, alla fine dell’anno, andrebbe a rivelarsi a dir poco considerevole.
Staccare la spina di elettrodomestici inutilizzati o in stand-by, dunque, non è affatto un suggerimento di cui farsi beffe. Il denaro risparmiato, che a primo impatto apparirà minimo, potrebbe essere benissimo impiegato in altre – indubbiamente più piacevoli – modalità.
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