Modalità ed esecuzione simile a quelle avvenute nel quartiere Prati. L’incubo del serial killer colpisce la capitale
Nuovo incubo legato a Giandavide De Pau. A Roma è incubo serial killer legato ad un altro delitto compiuto nella capitale. Si tratta di una donna che si prostituiva e su cui si sta indagando a seguito dell’arresto di De Pau.
L’omicidio in questione risalirebbe a molti anni fa e avrebbe diverse analogie con gli omicidi del Quartiere Prati del 17 novembre. Gli inquirenti indagano per scoprire eventuali collegamenti con fatti di sangue che hanno visto protagoniste vittime alcune donne.
In questo momento il Gip ha confermato e convalidato il fermo di Giandavide De Pau con una misura cautelare particolare. L’uomo è attualmente detenuto a Regina Coeli. Durante gli interrogatori l’uomo si è avvalso della facoltà di non rispondere.
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Detenuto “in regime di grandissima sorveglianza”: il delitto irrisolto
Potrebbe essere legato al triplice omicidio di Roma. Si indaga anche su un altro caso, risalente a diversi anni fa che presenta diverse analogie con quello di Roma, nel quartiere Prati. Le vittime sempre donne.
Durante gli interrogatori De Pau, accusato del triplice omicidio di Roma si è avvalso della facoltà di non rispondere ed è in regime di “grandissima sorveglianza” al Regina Coeli. La polizia penitenziaria lo controlla 24 ore su 24. Ancora non è stato indagato il suo profilo psichiatrico: “De Pau era libero perché non aveva titoli per essere detenuto, e nessuno, neanche gli psichiatri che lo avevano visitato, si erano accorti della sua pericolosità”, ha dichiarato l’avvocato difensore Alessandro De Federicis, come riporta ANSA.
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L’avvocato avrebbe riferito anche ai giornalisti che de Pau non avrebbe contezza e memoria di ciò che è successo. Risulta ambigua l’ipotesi che lo stesso killer stesse organizzando una fuga dalla città. Ancora in corso le ricerche sull’arma del delitto utilizzata per l’uccisione a coltellate delle donne.