Nel 2018 Philecia La’Bounty si accorse di avere un nodulo sospetto al seno. “Troppo giovane” secondo i medici, che rifiutarono di effettuare la mammografia.
Era il 2018 quando Philecia La’Bounty si accorse di avere un nodulo sospetto al seno. Preoccupata per la sua salute, la giovane, californiana 29enne, decise di rivolgersi agli specialisti e richiedere una mammografia per ulteriori accertamenti. Il trattamento di screening oncologico, però, le viene negato dai medici perché all’epoca ancora “troppo giovane“.
Generalmente, tale attività è consigliata a pazienti donne di età superiore ai 50 anni fino alla soglia dei 70 con la reiterazione dell’analisi ogni due anni, ma il ciclo e la previsione diagnostica dello screening oncologico possono essere effettuati su richiesta anche nella fascia compresa tra i 70 e i 74 anni.
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Le negano lo screening perché “troppo giovane”: la storia di Philecia La’Bounty e la scoperta del tumore
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A soli 29 anni Philecia La’Bounty scopre un nodulo sospetto al seno. Le preoccupazioni della giovane sono inutili secondo il parere dei medici; pertanto, niente screening oncologico: nel 2018 Philecia è “troppo giovane” per avere un tumore. Eppure, dopo 8 mesi di distanza e ulteriori visite in centri specializzati, arriva la diagnosi: la ragazza ha un cancro al seno al 4° stadio.
“Accettare quel suggerimento è stato un grosso errore” – ha esplicato la 35enne – “solo adesso mi rendo conto che avrei dovuto lottare con tutte le mie forze per farmi fare il test oncologico.”
Lo stadio avanzato del tumore esplica l’estensione delle cellule tumorali in altre parti del corpo. Nel caso di Philecia, il tumore ha intaccato non solo i polmoni, ma anche i linfonodi e lo sterno. “Inutile negarlo: ho pensato automaticamente alla morte. […] I medici mi hanno deluso.”
Philecia La’Bounty vanta oggi un grande seguito e sostegno sui social media. La 35enne ha raccontato di essersi sottoposta sottoposta alla menopausa farmacologica per agevolare il trattamento chemioterapico del cancro. La giovane ha inoltre confermato di aver effettuato il congelamento di ovociti per non precludersi la possibilità di una gravidanza in futuro.
Philecia La’Bounty utilizza ogni giorno i suoi canali social per informare e sensibilizzare donne e ragazze sull’esistenza del cancro al seno anche in giovane età: si tratta di una diagnosi “molto frequente nelle giovani donne, più di quanto la gente si aspetti.“