La biografia della Regina Elisabetta è in uscita e rivela alcune scottanti verità sulla sua morte: non è morta di vecchiaia
di Elisa Longo
26 Novembre 2022
La morte della Regina che ha sconvolto l’Inghilterra
Con la morte della Regina Elisabetta è cambiato il mondo in Inghilterra e non solo. L’8 settembre verrà ricordato negli anni come il giorno più nero del Regno Unito. La morte della Regina Elisabetta II è stato un dolore davvero troppo forte per gli inglesi, così devoti a Sua Maestà. Ancora adesso, a distanza di tre mesi dalla sua morte, si sente la mancanza della Sovrana d’Inghilterra e sarà difficile potersi dimenticare di lei. Un inquietante dettaglio viene accostato da oggi alla sua morte. C’entra un certificato di morte e una presunta malattia.
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Cosa è venuto fuori dal certificato di morte della Regina
Secondo l’indiscrezione, come riporta Leggo, la Regina non sarebbe morta di vecchiaia. Se ne parla a seguito delle indiscrezioni intorno alla causa del suo decesso trapelate dalla biografia della Regina. Il libro, che sarà edito tra qualche tempo, è la biografia redatta da Gyles Brandreth e si chiama “Elisabeth: An Intimate Portrait”. Secondo l’autore il suo certificato di morte, rilasciato a settembre, riportava erroneamente la morte causata da vecchiaia.
La verità sulla sua condizione: “Aveva un tumore”
“Avevo sentito che la Regina aveva una forma di mielola- cancro del midollo osseo – che spiegherebbe la sua stanchezza e perdita di peso e quei ‘problemi motori’ di cui ci hanno parlato spesso durante l’ultimo anno della sua vita”, ha rivelato l’autore.
“Il sintomo più comune del mieloma è il dolore alle ossa, soprattutto nella zona lombare e nel bacino, e questa patologia colpisce soprattutto gli anziani. Attualmente non esiste una cura per un tumore del genere, ma il trattamento – compresi i farmaci per aiutare a regolare il sistema immunitario e i farmaci che aiutano a prevenire l’indebolimento delle ossa – può ridurre la gravità dei suoi sintomi e prolungare la sopravvivenza del paziente di mesi o due o tre anni.