Problemi di insonnia durante la notte? La causa potrebbe risiedere in un’abitudine errata: eliminala e tornerai a riposare al meglio!
I problemi di insonnia, tristemente noti alle persone di età avanzata, sembrano colpire in maniera sempre più frequente persino le fasce dei più giovani. Non è un mistero, d’altra parte, che ad alterare la qualità del nostro sonno intervenga la concomitanza di più fattori, quali la predisposizione genetica, lo stress fisiologico e psico-emotivo.
Ciò nonostante, una serie di abitudini sbagliate che tendiamo a reiterare quotidianamente non sarebbero affatto da sottovalutare. La Fondazione Umberto Veronesi, a tal riguardo, ha dedicato un contributo specifico ad opera di Liborio Parrino, che all’Università di Parma è responsabile del centro di Medicina del sonno.
Il medico, relativamente al tema dell’insonnia, ha evidenziato alcune cattive abitudini che influirebbero negativamente sulla qualità del sonno. Una di queste, in modo particolare, potrebbe essere la chiave di volta per risolvere tutti i vostri problemi.
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Problemi di insonnia? Tutta colpa di questa abitudine: eliminala e tornerai come nuovo!
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Sarebbero molteplici, a detta di Liborio Parrino, i comportamenti errati che adotteremmo poco prima di coricarci. Dall’abitudine di rimanere svegli fino a tarda notte per esporci agli schermi – responsabili, peraltro, di attivare in maniera tutt’altro che trascurabile il nostro cervello – a quella di esagerare con le porzioni di cibo durante la cena.
La cattiva digestione, fatto ormai risaputo, è acerrima nemica di un sonno rilassante nel vero senso del termine. Ma il fattore che più di ogni altro impedirebbe al nostro corpo di riposare correttamente, seguendo il professore dell’Università di Parma, è la tendenza a concedersi il tanto amato “riposino pomeridiano”.
Parrino, che pur non rinnega gli effetti positivi del sonnellino del pomeriggio, prescrive un tempo massimo assolutamente invalicabile per evitare spiacevoli conseguenze durante la notte: 25 minuti. Intercorso questo lasso di tempo, infatti, il sonno giungerebbe alla sua fase profonda ed andrebbe dunque a sottrarre ore preziose al ben più rilevante riposo notturno.
Si tratta, stando a quanto riportato dalla Fondazione Umberto Veronesi, di un punto di partenza imprescindibile per combattere l’insonnia, a cui si devono chiaramente sommare anche le prescrizioni precedentemente esposte. Seguendo questi consigli, siamo certi che tornerete a riposare proprio come quando eravate bambini!