Kebab, tutti lo mangiano e lo adorano ma sappiamo cosa contiene e come viene realizzato? Un filmato ci mette in guardia
È il tipico cibo mediorientale ma da diversi anni ormai è diventato popolarissimo in tutto il mondo, Italia compresa. Parliamo del kebab, piatto a base di carne arrostita e arricchito con salse e vari condimenti che nella maggior parte dei casi si mangia racchiuso nel panino, quello tradizionale o ancora meglio in quello turco o arabo.
Dietro il kebab c’è una tradizione antichissima. Si narra, infatti, che nel Medioevo le spade dei soldati ottomani e persiani venivano anche usate con spiedi per cuocere la carne al fuoco. Oggi per cuocere il kebab si usa uno spiedo meccanico che ruota su sé stesso e che a fuoco lento permette ad un pezzo intero di carne di cuocere lentamente e poi viene affettato in senso verticale. Ma vi siete mai chiesti cosa ci sia davvero dentro quel pezzo di carne che vediamo esposto? La verità sta tutta in un video.
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Sui social ormai si trova di tutto. Non solo contenuti divertenti ed ironici, ma anche molti contributi informativi ed interessanti. Tra questi ci sono i video realizzati da Sprezzel_Channel, tiktoker specializzato nell’ambito food che lancia tantissimi contenuti di approfondimento che ci mettono in guardia dai falsi miti. A seguirlo oltre 30 mila utenti sul social dei giovani.
E proprio lui ha svelato cosa si nasconde dietro quella che è spacciata come carne di kebab che per tradizione mediorientale dovrebbe essere composta da pezzi di carne di montone, agnello, pollo e tacchino impilati uno sull’altro.
In realtà, spiega il giovane, nella maggior parte dei casi si tratta di “scarti industriali tra cui ossa, frattaglie, carcasse, pelli, zampe, teste, occhi, unghie e via dicendo che vengono pressati meccanicamente e ridotti in una poltiglia”. A questo si aggiungono poi additivi chimici e modalità di conservazione non proprio accurate. La maggior parte viene prodotto all’estero.
Si tratta, conclude, Sprezzel_Channel, di un alimento con elevati livelli di sale e grassi saturi. Non tutti i kebab, però, sono di scarsa qualità.
@sprezzel_ Chi non conosce il Kebab? Piatto turco famosissimo dalle origini medievali ottomano-persiane. Nel medioevo infatti (e non solo), le spade dei soldati venivano impiegate come spiedo per cuocere la carne sul fuoco. Purtroppo però ora non è più come ci dice la storia (nel senso che di carne vera e propria ne è rimasta ben poca). Ciò che troviamo sul mercato nella maggior parte dei casi è poltiglia pressata, estratta da scarti animali, piena di additivi chimici e malamente conservata. Si tratta di un alimento con elevati livelli di sale e grassi saturi. Se proprio non riuscite a farne a meno, preferite posti con carne di qualità. Fatemi sapere cosa ne pensate! #strangefood #bizarrefood #cibosano ♬ suono originale – Sprezzel_Channel
Quelli dove gli strati di carne sono ben visibili indicano che quel kebab è stato realizzato come da tradizione, quando si tratta di un pezzo unico allora è evidente che siamo davanti all’uso della poltiglia. Insomma il consiglio è uno solo: se proprio non siamo sicuri della provenienza, è meglio fare a meno del kebab, ne va della nostra salute.
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