Squadra Meloni, giuramento dei 39 sottosegretari, 8 sono viceministri: “Non sto qui a sopravvivere”

Vanno avanti le mosse istituzionali del governo Meloni, pronto oggi con il giuramento dei 39 sottosegretari di cui 8 saranno viceministri.

Hanno giurato i 39 sottosegretari di cui 8 diventeranno viceministri. Si è tenuto a Palazzo Chigi davanti al neo Premier Giorgia Meloni e alla presenza del sottosegretario della Presidenza Alfredo Mantovano. La squadra Meloni sembra ora pronta e ferma ad andare avanti nella programmazione delle prossime mosse politiche.

Una squadra di 39 sottosegretari, un giuramento che vale per tutti: “Il giuramento vale per tutti ma la responsabilità è personale”, ha detto Alfredo Mantovano alla nuova platea. Presenti a Palazzo Chigi Matteo Salvini, Antonio Tajani, Francesco Lollobrigida. Della nuova squadra Meloni, 8 persone diventeranno viceministri.

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“Sarà un’avventura lunga, speriamo”: le parole della Meloni per dare risposte ai cittadini

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“Questa avventura sarà lunga, speriamo, difficile, sicuro, e speriamo entusiasmante e lo sarà solo quando riusciremo a dare risposte ai cittadini ad è per quello che siamo qui”, ha riferito oggi a Palazzo Chigi il neo Premier. Giorgia Meloni non risparmia le critiche ai precedenti governi e come riporta TGCOM24, nell’ultimo libro di Bruno Vespa ha detto rispondendo al perchè lei dovrebbe riuscire dopo 17 governi fallimentari: “L’unico vero vantaggio che ho rispetto agli altri è che non lavorerò per restare in questo posto. Non sto qui per sopravvivere guardando i sondaggi. Tra cinque anni io non voglio essere rieletta a ogni costo”, ha affermato.

La lista dei sottosegretari si va così stilando: Giorgio Silli e Maria Tripodi agli Esteri; Emanuele Prisco, Wanda Ferro e Nicola Molteni agli Interni; Andrea Delmastro delle Vedove e Andrea Ostellari alla Giustizia; Isabella Rauti e Matteo Perego alla Difesa; Lucia Albano, Federico Freni e Sandra Savino all’economia;

Al ministero delle Imprese Fausta Bergamotto e Massimo Bitonci; al Mite Claudio Barbaro; all’Agricoltura Patrizio La Pietra e Luigi D’Eramo; alle Infrastrutture e trasporti Tullio Ferrante; al Lavoro e politiche sociali Claudio Durigon; all’Istruzione Paola Frassinetti; a Università e ricerca Augusta Montaruli; alla Cultura Gianmarco Mazzi, Lucia Borgonzoni e Vittorio Sgarbi; alla Salute Marcello Gemmato; ai Rapporti con il Parlamento Giuseppina Castiello e Matilde Siracusano.

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