Gianluca Vialli continua a lottare contro il male che lo ha colpito nel 2017: come sta adesso l’ex calciatore
Da tutti conosciuto come calciatore e poi allenatore, Gianluca Vialli è stato presente anche durante gli Europei 20 affiancando il suo collega e amico Roberto Mancini con il quale poi ha festeggiato la vittoria. Molto amato dal pubblico italiano, il suo modo di fare e il suo talento gli hanno fatto conquistare la stima e l’affetto di milioni di persone che oggi lo supportano e sostengono in ogni situazione.
La vita da anni lo ha messo a dura prova, ma con grinta e determinazione continua a lottare contro il tumore al pancreas che lo ha colpito nel 2017. Il diretto interessato è stato ospite a “Una semplice domanda”, programma condotto da Alessandro Cattelan, per Netflix, ed è in quell’occasione che si è lasciato andare a cuore aperto parlando della sua malattia e delle sue insicurezze.
Ti potrebbe interessare anche>>>Cristina Scuccia si toglie il velo da suora: ecco cosa ne pensa l’ex coach J-Ax!
Gianluca Vialli, la sua paura più grande
Ti potrebbe interessare anche>>>È MORTO ROBERTO MARONI
Era il 2017 quando a Gianluca Vialli è stato diagnosticato un tumore al Pancreas. Da quel momento la sua vita è cambiata completamente anche se non ha mai rinunciato al suo lavoro, proseguendo il suo percorso a testa alta. Infatti, nel 2019 è stato nominato dalla FIGC ambasciatore italiano per il campionato d’Europa, insieme a Francesco Totti e da novembre 2019 diviene dirigente della FIGC con il ruolo di capo delegazione della nazionale italiana allenata da Roberto Mancini.
Eppure, la paura di morire non lo lascia in pace. “Non so quando si spegnerà la luce che cosa ci sarà dall’altra parte. Però mi rendo anche conto che il concetto della morte serve per capire e apprezzare la vita. L’ansia di non poter portare a termine tutte le cose che voglio fare, il fatto di essere super eccitato da tutti i progetti che ho, è una cosa per cui mi sento molto fortunato. – ha riferito nel corso della trasmissione – Cerco di non perdere tempo, di dire ai miei genitori che gli voglio bene. E mi sono reso conto che non vale più la pena di perdere tempo e fare delle stronzate. Fai le cose che ti piacciono e di cui sei appassionato, per il resto non c’è tempo”.
Dopo aver scoperto la malattia, l’ex calciatore ha scelto di vivere lontano dalle telecamere e riflettori, per godersi di più la famiglia che in passato spesso ha trascurato per impegni lavorativi.