Quanto dovremmo pagare di canone Rai nel 2023? Ci sono delle novità da attenzionare e seguire: occhio alla cifra per il nuovo anno
Chi oggi non ha una televisione in casa? Praticamente quasi nessuno e se proprio non la si possiede c’è il pc, collegato ad internet, che fa le sue veci. Ormai sia i canali Rai che Mediaset possono essere visti on demand, un servizio furbo e comodissimo per molti.
Guardare la tv oggi ha preso tante e diverse sfaccettature rispetto al passato nel quale la televisione di Stato ed i suoi concorrenti avevano il monopolio. Oggi la concorrenza è tanta soprattutto per via delle piattaforme online anche se la proposta è aumentata tantissimo anche in tv. Ma nonostante questo il pagamento del canone Rai rimane.
Si tratta di una tassa sulla visione che viene applicata di default a tutti i contribuenti proprio perché oggi è scontato che in ogni casa ci sia almeno una tv o un altro apparecchio che sia idoneo alla visione. Ma quanto pagheremo nel 2023? Le cifre sono tutte da leggere.
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Il canone Rai non è “un’invenzione” moderna ma esiste fin dagli anni Sessanta. All’epoca il costo da pagare era di 8 mila lire, nel tempo, poi, la cifra è aumentata a dismisura. E se qualcuno prima poteva fare il furbetto, da due anni a questa parte il canone viene inserito direttamente sulla bolletta della corrente elettrica con dieci rate da 9 euro ciascuna.
Al momento, infatti, il costo dell’abbonamento annuale è di 90 euro. Una cifra non altissima rispetto anche al passato. In molti lo ricorderanno: gli italiani hanno pagato anche 110 euro in un anno, poi con il governo Renzi la tassa è stata abbassata agli attuali 90 euro.
Ma quanto pagheremo nel 2023? Ancora c’è molta incertezza sul costo della tassa e le previsioni sono del tutto contrastanti. Alcuni ipotizzano un rialzo, altri un ribasso e c’è anche chi propone che la tassa diventi regionale. C’è da attendere dunque per avere conferme.
Ad ogni modo possiamo dire che gli unici esenti sono coloro hanno un reddito annuo inferiore agli 8.000 euro. Possono compilare un modulo con la richiesta. Tutti gli altri cittadini ne hanno l’obbligo e se si rifiutano la tassa va in mora con la cifra che aumenta di sei volte arrivando a 540 euro totali.
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