Una ragazzina di soli 14 anni si è spenta ieri all’ospedale ‘Perrino’ di Brindisi. Era risultata positiva al Covid. Il primario di pediatria chiarisce se vi siano o meno implicazioni con la somministrazione del vaccino
É morta lunedì 10 ottobre una ragazzina di 14 anni, portata dai suoi genitori il venerdì sera precedente al pronto soccorso di Ostuni. Lamentava sintomi come vomito e febbre. Dopo un tampone, la minorenne è risultata positiva al Covid 19. Subito dopo è avvenuto il trasferimento presso l’ospedale Perrino di Brindisi, nel reparto di Pediatria Covid.
Lì la situazione è precipitata rapidamente. La giovanissima paziente è stata portata in rianimazione e intubata. Non aveva patologie pregresse e aveva avuto tre somministrazioni di vaccino contro il Sars Cov 2. I medici non hanno potuto far nulla per lei. La 14enne era originaria Reggio Emilia. Si era trasferita da pochi anni a Serranova in provincia di Brindisi. Era studentessa del primo liceo artistico a Brindisi.
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Brindisi, 14enne deceduta presso l’ospedale Perrino. La spiegazione del primario di pediatria
Il primario di pediatria dell’ospedale Perrino di Brindisi, Fulvio Moramarco, ha escluso categoricamente un’implicazione del vaccino sulla sorte funesta della 14enne deceduta lo scorso 10 ottobre.
Secondo il professionista, infatti, la causa della morte sarebbe una miocardite fulminante. Come detto precedentemente, la giovane con sintomi come febbre alta e conati di vomito, era risultata positiva al Covid 19 dopo il tampone di routine.
Come riportato da fonti come La Repubblica e Leggo.it, il dottor Moramarco ha aggiunto: “Ora dobbiamo cercare la causa della miocardite al fine di escludere che sia stato soltanto il Sars Cov2 (Coronavirus) a dare questa forma”.
Cosa ha spinto i medici a eliminare il vaccino tra i motivi del decesso? La minorenne si è sottoposta all’ultima dose di vaccino nel novembre dello scorso anno, quindi è passato un lasso di tempo troppo ampio affinché esso possa aver avuto implicazioni. “Siamo in contatto con il centro d’igiene di Bari per la ricerca di altri agenti eziologici” – ha riferito il primario. Continua: “Credo che l’esito delle indagini lo avremo entro due giorni”.
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