Pane raffermo, invece di buttarlo usalo così: tutti i passaggi della ricetta furbissima che farà impazzire grandi e bambini!
La fase storica che il mondo intero si ritrova a vivere è una fase in cui, senza ombra di dubbio, gli sprechi necessitano di essere ridotti al minimo. La questione, oltre ad essere legata a problematiche di tipo ambientale e di smaltimento dei rifiuti, è intimamente connessa con il salato rincaro dei prezzi a cui stiamo assistendo.
Per moltissime famiglie, dunque, sta diventando indispensabile riciclare tutto ciò che, in passato, finiva senza troppi pensieri nei cassonetti della spazzatura. A partire dagli avanzi di cibo, che si tenta di riproporre a tavola con ricette alternative e che non prevedano una rinuncia al gusto.
A tal proposito, a quanti di voi capita di gettare nell’umido montagne di pane raffermo? In realtà, si tratta di uno degli alimenti più versatili da riadoperare in cucina. Di seguito troverete una ricetta furbissima che, siamo certi, non mancherà di far impazzire grandi e bambini!
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Pane raffermo, invece di buttarlo usalo così: la ricetta furba a cui non hai mai pensato
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È abitudine consolidata il riutilizzo del pane raffermo, che spesso e volentieri avanza anche in grandi quantità nelle case di molte famiglie. Riadoperarlo per realizzare delle sfiziose bruschette, oppure la gustosissima pappa al pomodoro (amatissima dai più piccoli), è ormai un vero e proprio must.
Eppure, esiste una ricetta furbissima che non tutti sono soliti replicare e che potrebbe rendere a dir poco indimenticabili i vostri pasti in famiglia. Stiamo parlando dei canederli, ovvero i celebri “gnocchi di pane” diffusissimi nella zona del Trentino.
Per preparare questi particolarissimi gnocchi – di cui potrete decidere in completa libertà forma e dimensione -, vi basteranno pochi ingredienti. Partendo da un impasto a base di pane raffermo, latte e uova si possono creare infinite tipologie di canederli. I più replicati sono indubbiamente i canederli allo speck, che prevedono l’aggiunta di speck precedentemente soffritto nel burro all’impasto.
Le varianti, a questo punto, dipenderanno esclusivamente dalle vostre preferenze in fatto di cibo. Una modalità sicuramente non comune di reimpiegare il pane raffermo ma che, siamo certi, soddisferà le esigenze e i palati di tutti!
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