Filippo Felici, 25 anni, è stato ritrovato senza vita in via Publio Rutilio Rufo, zona dell’Appio Claudio, nella capitale.
Macabro rinvenimento in una trafficata via della capitale, dove Filippo Felici, 25 anni, è stato rinvenuto a terra, senza vita. A riportare l’informazione è il quotidiano locale Roma Today. Siamo nella zona dell’Applio Claudio, nel quartiere Tuscolano di Roma. La drammatica scoperta è avvenuta questa notte (tra 25 e 26 ottobre) in via Publio Rutilio Rufo, a pochi passi dalla fermata della metropolitana Subaugusta.
Secondo quanto riporta la fonte ufficiale, si tratterebbe di un omicidio: il 25enne era già morto all’arrivo del personale sanitario del 118, accorso sul luogo del delitto insieme alle volanti della Questura di Roma e gli ispettori della squadra mobile. La salma di Filippo Felici giaceva a terra in un bagno di sangue: con alta probabilità il ragazzo è stato accoltellato più volte alla schiena.
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Ritrovato morto in strada: chi era Filippo Felici
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L’ambulanza del pronto soccorso è intervenuta nel cuore della notte tra martedì 25 e mercoledì 26 ottobre, intorno alle ore 2:00. Vani i tentativi di soccorso: il 25enne era già morto. Secondo quanto precisato dal personale medico del 118, il giovane è deceduto a causa delle gravi lesioni da arma da taglio, di cui una mortale sferrata alla schiena.
A convalidare la pista dell’omicidio vi sono alcune testimonianze: alcuni residenti locali hanno raccontato di essersi svegliati nel cuore della notte a causa delle grida provenienti dalla strada.
La vittima, classe 1997, è un romano incensurato. Gli investigatori della squadra mobile hanno annunciato l’apertura di un fascicolo per accertamenti su movente e dinamiche del delitto. All’inchiesta collabora anche la polizia scientifica, impegnata nell’analisi delle immagini catturate dalle videocamere di sorveglianza di palazzi e negozi ubicati nelle vicinanze per identificare il killer o gli assassini.
A ricordare Filippo Felici, una barista intervistata dal quotidiano Repubblica:
“Lavorava in una pizzeria al taglio, ma quest’estate mi aveva confessato di aver lasciato il lavoro. […] Era un bravo ragazzo, anche se mi diceva di frequentare compagnie sbagliate. Aveva un gran bisogno di parlare e da noi spesso si sfogava, non ho la minima idea di cosa sia successo stanotte“.