Parigi. Il corpo in terribili condizioni di Lola, una ragazzina di 12 anni, è stato ritrovato da un senzatetto dentro un baule. La polizia francese è riuscita a risalire alla responsabile della scomparsa della minorenne
Nel cortile di un palazzo parigino, un senzatetto è stato autore di un ritrovamento terrificante: un baule di plastica che conteneva all’interno i resti di una bambina di 12 anni.
La piccola riportava un profondo taglio alla gola, è stata quasi decapitata. Polsi e caviglie erano legate e sul suo corpo sarebbero state apposte le cifre 1 e 0 (né scritte, né incise). Si chiamava Lola Daviet e frequentava la seconda media dell’istituto Georges-Brassens che si trova proprio dietro lo stabile in cui è stata rinvenuta, nonché casa della vittima, dove suo padre svolge, inoltre, la professione di custode. Non vedendola rincasare al termine delle lezioni (intorno alle ore 15), è stato proprio l’uomo, preoccupato, a visionare le immagini del video di sorveglianza per capire che fine avesse fatto la propria figlia.
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Parigi. Cadavere di una 12enne sgozzata trovata in un baule. Arrestata la donna che l’ha rapita
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La piccola Lola Daviet mancava dal pomeriggio dello scorso venerdì 14 ottobre. I genitori si sono messi subito in allarme. La madre Delphine aveva pubblicato un appello su Facebook. Il padre, invece, ha iniziato a cercarla nel vicinato, convinto che la bambina si fosse attardata a giocare con le compagnette di scuola.
Sempre più preoccupato, ha deciso di guardare di sua iniziativa le immagini della videocamera di sorveglianza del palazzo di cui è custode. Si vede con chiarezza Lola rientrare nell’edificio esattamente all’ora prevista ma è stata avvicinata da una giovane donna, di una ventina d’anni, che la prende per un braccio e le fa cenno di seguirla. Lola aveva lo sguardo perplesso ma, purtroppo, obbedisce. Poi il nulla.
Dopo il ritrovamento del cadavere, un vicino ha raccontato che proprio venerdì sera una donna simile a quella che appare nel video, gli aveva chiesto aiuto nel caricare un baule pesante su un’auto, una Dacia.
Secondo quanto riportato da diverse fonti come La Repubblica e Leggo.it, sarebbe stata fondamentale questa testimonianza che avrebbe portato gli agenti della polizia francese a rintracciare fuori Parigi, a Bois-Colombes, la proprietaria del veicolo.
Si sono appostati di fronte alla sua abitazione fino all’alba, momento in cui è uscita. É stata arrestata insieme ad altre sette persone. A quanto pare il movente che ha spinto all’uccisione di Lola sarebbe il traffico di organi. La città di Parigi è sconvolta: i genitori hanno paura di far uscire i propri figli.