L’agghiacciante scoperta risale allo scorso 14 ottobre: Lola Daviet, 12 anni, è stata ritrovata morta all’interno di un baule.
Gli inquirenti avanzano una nuova pista con riferimento all’inchiesta sulla morte di Lola Daviet, la 12enne rinvenuta morta all’interno di un baule a Parigi. L’agghiacciante scoperta nel XIX° arrondissement risale allo scorso venerdì 14 ottobre: la tragica fine di Lola ha sconvolto l’intera comunità dell’Esagono.
A riferire l’informazione è stata la Procura locale attraverso fonti citate dal Parisien. Stando alle prime ricostruzioni, il baule che conteneva il cadavere di Lola è stato rinvenuto a pochi passi dall’abitazione in cui la vittima viveva. Proseguono le indagini per ulteriori accertamenti: nell’ambito dell’inchiesta la gendarmeria ha già arrestato quattro persone.
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L’orrore in un quartiere verde e tranquillo di Parigi
Lola Daviet, 12 anni, rivenuta morta in un baule a Parigi (Ansa) yeslifemagazine.itTI POTREBBE INTERESSARE ANCHE>>>Giulia Stabile, un dubbio l’attanaglia: “Non riesco a scegliere il mio preferito…”
A lanciare l’allarme è stata la famiglia della ragazza che, preoccupata per la prolungata assenza della figlia dopo l’orario di uscita da scuola, ha deciso di denunciarne la scomparsa alla stazione di polizia.
Secondo quanto riportano i principali media francesi, la ragazza è stata sgozzata lo scorso venerdì 14 ottobre mentre tornava da scuola.
Fonti interne alla gendarmeria citate da BFMTV precisano l’orrore tra le vie del XIX° arrondissement, tranquillo quartiere nella parte settentrionale della città. La salma di Lola era avvolta in un contenitore di plastica con gli arti legati e la testa quasi staccata dal collo; sul cadavere le cifre 1 e 0, apposte con qualche strumento.
Nell’ambito dell’inchiesta sull’omicidio di Lola Daviet, la principale sospettata è Dahbia. La ragazza, clochard 24enne di origine algerina con precedenti psichiatrici, è stata arrestata insieme Amine, 33 anni.
Arrestati anche altri due uomini sulla quarantina. Nella coppia in stato di fermo, uno in particolare – secondo quanto rivelano le fonti ufficiali – è considerato con alta probabilità complice del delitto.
Ancora nessuna precisazione sul movente del delitto. Diverse le piste avanzate dai gendarmi: dall’ipotesi del traffico di organi, scartata dalla squadra di polizia locale, la nuova pista indaga per i reati di “assassinio, stupro con atti di tortura e barbarie.”
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