Poco più di una settimana fa 11 persone sono state intossicate per ingerimento di stramonio. Erano convinte di mangiare spinaci o biete. Inizialmente era stata diffusa la notizia che la verdura velenosa fosse mandragora: è arrivata la smentita
Allerta per i consumatori italiani. Recentemente ha fatto scalpore il caso dei wurstel e dei tramezzini al salmone per la probabile presenza del batterio alimentare “listeria monocytogenes”. Per lo stesso motivo è stato disposto il ritiro dal mercato in via temporanea dei pancake al cioccolato di marchio “Bernard Jarnoux Crepier”.
Poco più di una settimana fa, precisamente lo scorso giovedì 6 ottobre, sono state soccorse 11 persone nel napoletano (tra le zone di Pozzuoli e Quarto) a causa di un’intossicazione. Convinte di aver mangiato pietanze a base di spinaci o biene, in realtà si trattava di ben altro, una verdura tossica.
Era stata diffusa la notizia che l’alimento incriminato fosse la mandragora, una pianta che fa parte della famiglia delle Solanaceae, molto velenosa. Tra i sintomi che produce vi sono: vomito, problemi gastrointestinali, tachicardia, pressione alta, allucinazioni, convulsioni e, in casi estremi, può sopraggiungere anche la morte. Se adoperata in dosi altamente controllate, ha proprietà narcotiche, sedative e analgesiche.
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Campania. Intossicazione per ingerimento di una verdura velenosa: si trattava di stramonio, non di mandragora
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Gennaro Limone, direttore dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, ha confermato che l’intossicazione che ha interessato 11 persone nella Regione Campania non sia da imputare all’ingerimento di mandragora, bensì di stramonio.
“Dalle analisi compiute è emerso che sicuramente l’avvelenamento è stato di origine vegetale” – ha riferito. Gli spinaci contaminati provenivano da Avezzano; si è provveduto, nel frattempo, a sospendere la vendita un lotto di spinaci a marchio “Il Gigante“.
Lo stramonio viene denominato popolarmente “erba del diavolo” o “erba delle streghe”. Come la mandragora ha proprietà narcotiche, sedative ed allucinogene, utilizzate a scopo terapeutico. Anch’essoc ontiene alcaloidi allucinogeni come la scopolamina e l’atropina.